Serata decisamente movimentata al Madison Square Garden di New York, dove i Knicks hanno ospitato i Los Angeles Clippers, perdendo la partita con il punteggio di 119-115. Più che sul parquet, l’attenzione di tutti è stata catalizzata da quanto avvenuto vicino le primissime file del parterre, con l’ex stella dei Knicks, Charles Oakley, che è stato portato via di peso dagli agenti ed arrestato.
Charles Oakley, ex stella dei Knicks in NBA (foto da: interbasket.net)Ma ripercorriamo l’accaduto, con le parole del diretto interessato. “Ero seduto al mio posto e dopo circa quattro minuti dall’inizio della gara, un addetto alla sicurezza e’ venuto a dirmi di andarmene perché così gli aveva ordinato il suo “capo” (chiaro riferimento a Dolan, proprietario dei Knicks)” – dice il 53enne nativo di Cleveland – “Alle mie rimostranze, hanno replicato dicendomi ‘noi abbiamo i nostri ordini’. Se qualcuno si avvicina a me con aria minacciosa io mi devo difendere. Mi hanno provocato e io ho soltanto risposto. Non so se potrò tornare o meno al Garden, di sicuro amo questa squadra e soprattutto i suoi tifosi. Ho indossato la maglia dei Knicks per 10 anni, non mi sono mai risparmiato e i fan hanno sempre apprezzato il mio modo di giocare“.
Le versioni in proposito sono discordanti poichè, mentre alcuni dei presenti danno ragione ad Oakley, altri affermano che l’ex giocatore abbia rivolto ripetutamente frasi pesanti ed offese a Dolan e ad altri membri del front-office della squadra della Grande Mela, seduti poco più avanti. Fatto sta che questo è solo il culmine di un rapporto, quello tra Oakley e Dolan, a dir poco burrascoso, fatto di astio pressochè reciproco e di accuse che si protraggono da anni. L’ultima beffa, per l’ex giocatore, risale a Novembre scorso quando, ai festeggiamenti per i 70 anni dei Knicks, lo stesso non venne invitato.
CHARLES OAKLEY: LE IMMAGINI DELLA RISSA DI STANOTTE AL GARDEN
Scelto alla #9 del Draft 1985 dai Cleveland Cavaliers, i diritti su di lui vennero subito girati ai Bulls, nei quali Oakley giocò fino al 1988. Passato ai Knicks, il nativo di Cleveland ne divenne uno degli uomini simbolo, difendendone i colori per un decennio, con il picco raggiunto nella stagione 1993-94, quando fu convocato per l’All-Star Game e arrivò fino alle Finals con la sua squadra, perdendo per 4-3 contro i Rockets di Olajuwon. Nel 1998 va in Canada, per giocare con i Raptors, restandoci per un triennio. Dopo due annate prima ai Bulls poi ai Wizards, Oakley chiude la carriera in NBA con due decadali (contratti di 10 giorni di durata) firmati con i Rockets nel 2004.
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