E’ terminata l’ultima giornata del weekend ad Assen con la gara della MotoGp. Per la Yamaha è stata colorata da tinte bianco e nere, con due prestazioni agli antipodi. Rossi, vittima di una caduta per il secondo gran premio consecutivo, mentre Vinales è riuscito ad arrivare primo davanti a tutti.
In questa occasione, però, a differenza della scorsa settimana, il pilota marchigiano ha fatto tutto da solo. Mentre era undicesimo è caduto nel tentativo di superare Nakagami:
“Sinceramente ieri ero molto deluso: la mattinata era stata decente, ma nel pomeriggio ho davvero faticato. In questi casi inizi a farti mille pensieri. Oggi però uno spiraglio di luce c’è stato. Nel primo giro lanciato ho fatto 6 decimi meglio del mio giro migliore in prova. Abbiamo trovato qualcosa di buono e in gara c’è stato un miglioramento. Con queste ultime sensazioni positive vado al Sachsenring per cercare di essere competitivo.”
Non si abbatte il dottore, convinto di poter fare bene per il prossimo gran premio in programma al Sachsenring. Ci sono degli aspetti positivi che danno ottimismo per le prossime prove:
“Diciamo che dobbiamo trovare qualcosa che vada bene anche per me. Comunque tre gare fa mi battevo per la vittoria e, nonostante tre zeri, resto ancora la prima Yamaha. Ci sono delle piste dove con questo setting non sono abbastanza veloce. Oggi però in gara mi sentivo bene, potevamo andare forte. Ripeto: è stato davvero un grosso peccato uscire subito di scena, ma quando lotti nel gruppo può succedere”.
Il suo compagno di squadra Vinales è al settimo cielo per la vittoria conquistata qui ad Assen. E’ arrivato su questo tracciato con una moto veramente in condizioni ottime e lui ha sfruttato a pieno il suo potenziale:
“Onestamente prima di oggi stavo passando un momento davvero molto duro. Al Montmelò pensavo di poter lottare davvero per la vittoria, lì abbiamo lavorato per tutto il weekend nello stesso modo in cui abbiamo lavorato qui. Quindi sentivo la moto pronta per vincere, o almeno pronta a lottare per stare davanti. (…) Ho fatto del mio meglio, anche se ho commesso diversi errori in gara e spesso ho dovuto recuperare prima che potevo sui due piloti davanti. All’inzio era veramente difficile, non riuscivo a passare la Honda che era davvero molto forte, ma giro dopo giro ho trovato il mio ritmo ed ho capito molto bene quali fossero i miei punti forti cercando di sfruttarli al massimo”.
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