La Roma esce dal Via del Mare con tre punti sudatissimi, contro un avversario che le ha dato filo da torcere. Sono bastati dieci minuti della ripresa, nel momento di maggiore sforzo, per portare a casa il risultato.
La formazione di Liverani si è affacciata con un 4-2-3-1 che, a differenza delle ultime uscite in trasferta con l’Inter e in casa con il Napoli, ha deciso di affrontare la sfida in maniera differente.
Il recupero palla è stato portato in zona intermedia, nell’intercetto del passaggio diretto ad un compagno. Questo atteggiamento ha fatto sì che la sua formazione pressasse con un baricentro più basso.
La Roma ha avuto molto possesso palla, la possibilità di far viaggiare la sfera da una parte all’altra, ma poi si è schiacciata contro il muro ultimo eretto. In sostanza le sue difficoltà sono aumentate a dismisura, prese da una perenne ostruzione in fase di costruzione del gioco in velocità e con le verticalizzazioni.
Nonostante ciò, in alcuni momenti della sfida si è aperta questa possibilità e la Roma ha costruito le occasioni migliori. Proprio ad inizio ripresa, poco prima della rete del vantaggio, c’è un’azione tutta costruita in verticale. Prima Diawara che pesca in verticale Dzeko, il quale vede Mkhitaryan bravo a girarsi e concludere rapidamente. Il tiro sibila il palo alla destra di Gabriel su cui non ci avrebbe potuto fare nulla!
Su tutti oggi è spiccata la prestazione di Kluivert, davvero in forma ed in grado di costruire le migliori palle reti. Con il suo dinamisco e la sua corsa ha permesso a Dzeko, Mkhitaryan e Pellegrini di trovarsi liberi davanti al portiere. Spesso lo stesso calciatore olandese no è stato seguito a dovere e ha dovuto mettersi in proprio con conclusioni improbabili da zone defilate.
Poi c’è da ricordare anche le giocate preziose di Pellegrini, talento cristallino ed indiscusso che ha dato saggio delle sue abilità in diverse occasioni. Su una di queste con un tacco è riuscito a liberare un compagno a pochi passi dalla porta.
Infine non si può fare a meno di citare Dzeko. L’attaccante bosniaco è stato una spina nel fianco, sempre disponibile con la squadra, in grado di infilarsi negli spazio e farsi trovare pronto a battere a rete.
Il tecnico Fonseca, al termine della sfida, non ha lesinato parole importanti verso il Lecce. Questa squadra ha tutte le caratteristiche per poter rimanere nella massima serie. Liverani le ha dato un gioco propositivo, il coraggio di provare a fare le partite, non importa l’avversario che ha di fronte.
La Roma è ruscita ad uscire indenne da un campo che sarà diffcile per le altre partecipanti al torneo. La proposta di gioco rimane la stessa, la voglia di ottenere risultati pure. La mentalità che Fonseca vuole instillare ai giocatori è forte e piena di novità. Ora c’è da ricare le batterie per la sfida di Coppa.
I MIGLIORI
KLUIVERT 7: Una spina nel fianco della difesa leccese, con i suoi movimenti, le incursioni sulla fascia destra devastanti. C’è il suo recupero nell’azione che porta al vantaggio di Dzeko.
PELLEGRINI 7: Lampi di classe, colpo di tacco a smarcare i compagni. La sua visione di gioco è di un livello superiore, vede in anticipo rispetto agli altri.
DZEKO 6.5: Quando si deve mettere dentro la palla lui si fa trovare pronto. Reattivo e sempre a disposizione della squadra.
I PEGGIORI
VERETOUT 4.5: la sua non è stata una prestazione buona, inconcludente, tagliato fuori dal gioco, poco servito dai compagni. Non si è mai preso sulle spalle la responsabilità di costruire la manovra.
KOLAROV 5: E’ il giocatore che è stato utilizzato da più da Fonseca da inizio stagione. Ha bisogno di rifiatare ed è anche per questo che oggi non è visto spingere sulla sinistra.
MHKITARYAN 6: una delle sue peggiori partite da quando è alla Roma. Non è stato coinvolto, lui stesso non si è inserito nelle azioni dei compagni. Anonimo.
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