La nuova stagione della Formula 1 sarà orfana di uno dei personaggi più carismatici che ha movimentato il circus negli ultimi trent’anni. Patrick Head, co-fondatore e, a lungo, direttore tecnico della scuderia Williams, lascia il team che aveva plasmato nel 1977 assieme all’amico Frank Williams, di cui la squadra porta il nome. Sotto la sua direzione tecnica, la casa motoristica inglese ha vinto ben 113 GP, conquistando complessivamente 16 titoli iridati, 7 piloti e 9 costruttori. Sotto il binomio Williams-Head, la storica scuderia è diventata la terza più titolata nella storia di questo sport, dopo Ferrari e McLaren.
Un lungo periodo, dunque, in cui alla guida della vettura inglese si sono alternati alcuni tra i maggiori interpreti della Formula 1, come Piquet, Mansell, Hill e l’indimenticato Ayrton Senna. Anni importanti, soprattutto quelli a cavallo tra gli ottanta ed i novanta, in cui la Williams è stata per molto tempo la vettura da battere, mentre ha conosciuto un lento, ma inesorabile declino dagli inizi del nuovo millennio, vuoi per la rinascita della Ferrari targata Schumacher vuoi per la crescita di nuovi team vincenti come la Brown e la Red Bull.
Una decisione, quella del sessantacinquenne ingegnere inglese, già annunciata dopo la fine del GP del Brasile dello scorso fine novembre, diventata, però, effettiva a partire dal 2012. Head ha fatto sapere che lavorerà con la Williams Hybrid Power Ltd, che opera in un settore ad alta tecnologia riguardante il recupero energetico dei motori.
Non è esaltante finire il mio impegno in F1 dopo una stagione come quella appena trascorsa ma quando ho pensato a cosa potevo effettivamente fare per aiutare Mike Coughlan, Mark Gillan e Jason Somerville, sono giunto alla conclusione che non c’era nulla che giustificasse la mia permanenza. Non sarebbe stata una buona cosa per il team e non mi interessava, le parole di commiato di Head, apparso molto dispiaciuto anche per il declino della sua scuderia, reso eloquente nella stagione appena terminata, in cui il team inglese ha racimolato la miseria di 5 punti.
Naturalmente dispiaciuto anche Frank Williams, collaboratore e socio di Head in tutti questi anni: Patrick e io siamo stati soci per 34 anni. Lui è stato il responsabile della nostra equipe tecnica, capace di vincere gare e titoli iridati. Ci lascia quindi una grande eredità, che non sarà dimenticata e di cui faremo tesoro. Patrick è sempre stato un duro lavoratore ed un bravissimo ingegnere che ha lavorato ad altissimo livello. Mi mancherà molto e sono convinto che lo sarà anche ai suoi colleghi, quindi sarà sempre il benvenuto a Grove. In ogni caso continuerà a far parte della famiglia.
Michele Pannozzo
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