Presente in conferenza stampa, Sebastian Vettel, prima di trattare con Whiting e gli altri piloti delle vicende dell’Hermanos Rodriguez (clicca qui), ha risposto ad altre domande riguardanti questo difficile 2016 e sul se creda ancora di poter essere un pilota vincente a Maranello.

(foto da: sportyou.es)

La risposta del nativo di Heppenheim è stata netta e decisa: “Si, sono ancora convinto che diventerò Campione del Mondo con la Ferrari. Sono ottimista, di solito, e guardo in maniera positiva al futuro. Quando ho scelto di cambiare, ho fatto un bello step e sapevo che ci sarebbe voluto del tempo. L’anno scorso, grazie alla buona annata che abbiamo avuto, avvicinandoci molto alla Mercedes, ha fatto si che per questa stagione le aspettative fossero molto alte. Quando arrivi secondo, ovviamente poi vuoi arrivare in prima posizione. Il nostro obiettivo è vincere il Mondiale e i cambiamenti fatti dal team ci rendono fiduciosi per il futuro“.

“Credo che Interlagos sia un circuito particolare, dove spesso abbiamo assistito a belle gare” – sottolinea Sebastian, passando al weekend che sta per iniziare – “E’ una gran bella pista, così come l’atmosfera. Il meteo, poi, ci ha regalato alcune gare davvero folli. Si è parlato del 2008 e del 2012, che per me resta un ricordo fantastico. Sono convinto che anche domenica ci divertiremo. Non lottiamo per il titolo, ma per la vittoria ci siamo anche noi“.

Per finire, Vettel si guarda indietro, al passato prossimo delle ultime uscite: “In Messico sono partito settimo e stavo lottando per il podio. Dunque, penso che abbiamo disputato un’ottima gara. Ovvio che, quando sei in gara, l’adrenalina vada alle stelle e sei sovraeccitato. Non ero per nulla contento del quarto posto, che era comunque una buona posizione, visto da dove partivo. Io ho fatto del mio meglio per centrare il podio, ma le circostanze ci sono state contrarie“.

“I sorpassi, si sa, spesso non si rivelano una cosa semplice” – conclude il tedesco – “Ho messo sotto pressione Max e tutti abbiamo visto cosa è successo. Alla fine, tra Austin e Città del Messico, penso siano state due buone gare da parte nostra. Da criticare, probabilmente, c’è la nostra performance al sabato, non all’altezza di quella in gara“.