Federico Chiesa e Giovanni Pablo Simeone.
L’intera Serie A è ormai ai loro piedi, in un campionato dove i giovani stanno sempre più prendendo potere (finalmente), il classe 1997 ligure ed il classe 1995 argentino hanno conquistato tutti a suon di gol e giocate spettacolari.
Hanno già valutazioni importanti, ma senza dubbio col passare del tempo sarà sempre più difficile strapparli a Fiorentina e Genoa. La prima sta assistendo all’esplosione del ragazzetto timido che nel 2007 arrivò a Firenze dall’Unione Sportiva Settignanese, mentre la seconda vede Preziosi sfregarsi le mani per l’affare concluso in estate, quando ha strappato il Cholito al Banfield per soli 3 milioni di euro, cifra irrisoria rispetto alla sua valutazione attuale, a distanza di soli 6 mesi.
Entrambi figli d’arte, si stanno conquistando le maglie da titolari nei rispettivi club grazie alle loro indiscusse prestazioni di altissimo livello, facendo mangiare la lingua a quelli che dicevano “certo che gioca in Serie A, suo padre era…”
Juventus, Milan ed Inter sono a caccia dei due baby-fenomeni e stanno cercando già in questi giorni un primo approccio con dirigenze ed entourage dei calciatori, cercando di imbastire una trattativa a prezzi ragionevoli adesso, temendo che il valore dei cartellini possa aumentare a dismisura avendo ancora la seconda parte di stagione da disputare e ciò che è certo, è che lo faranno ancora da assoluti protagonisti.
Federico Chiesa è arrivato in prima squadra in punta di piedi, mostrando però subito al suo allenatore grande tecnica, velocità e determinazione, conquistandosi sempre più la fiducia di Paulo Sousa.
Ha già realizzato il suo primo gol in Europa League contro il Qarabag ed in Serie A timbra il cartellino da due giornate consecutive contro Chievo e Genoa.
Ben 10 gol in 20 partite sono il suo bottino. Ha già fatto dimenticare al popolo genoano uno che ti entra nel cuore come Pavoletti, il suo nome è Giovanni Simeone.
Dal papà ha preso la grinta, ma in campo ci sta a modo suo, personalità e qualità a servizio della squadra di Juric, nelle partite che contano non si fa intimorire e mostra il meglio del suo repertorio, come dimostrano i due gol alla Juventus. Il peso delle responsabilità non lo sente e quando è il momento si carica la squadra sulle spalle. Il bollente pallone che ha preso e calciato con potenza e precisione nel rigore all’ 87′ contro la Fiorentina ne sono la conferma.
Su di loro non si sono mosse solamente le italiane, ma sarebbe veramente un peccato perdere due ragazzi di questo spessore per la nostra Serie A e lo sanno bene anche Juventus, Milan ed Inter…
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