Nuovi guai per il presidente del Barcellona Josep Bartomeu. Il numero uno catalano, alle prese con la spinosa gestione del caso Messi, è finito sotto la lente d’investigazione del Mossos, la polizia segreta catalana, per aver commesso alcune irregolarità finanziarie, tra cui l’aver sopravvalutato a bilancio per oltre il 600% alcune operazioni finanziarie al fine di aggirare gli organi di controllo.
L’accusa mossa a Bartomeu è quella del reato di corruzione e, come scrive “El Mundo Deportivo” la dirigenza ha cominciato a fare terra bruciata attorno al suo presidente: lo scorso aprile infatti, sei membri del CdA, tra cui Emili Rousaud, ex braccio destro del numero uno blaugrana, hanno rassegnato le dimissioni rivolgendo al presidente pesanti accuse. L’indagine, condotta nell’ambito dell’inchiesta “Barçagate”, rischia ora di coinvolgere Bartomeu in un vero e proprio impeachment, spingendolo a rassegnare le dimissioni nonostante abbia tentato di resistere e mantenere in vita un progetto che è ormai destinato al fallimento inesorabile.

Bartomeu paga così i danni di una gestione disastrosa, iniziata con uno storico triplete nel 2015 e poi vertiginosamente andata in declino fino allo scorso febbraio quando, a seguito della denuncia di alcuni senatori dello spogliatoio, tra cui Piqué e lo stesso Messi, si venne a sapere che Bartomeu avesse pagato una società privata, la I3Ventures, per iniziare una campagna denigratoria nei confronti dei membri più in vista ed influenti del club. La notizia è stata a più riprese smentita da Bartomeu e i suoi legali, ma da quel momento i rapporti con l’universo Barcellone non sono più stati gli stessi.
Il castello di sabbia dentro il quale si trincerava una delle squadre più iconiche dell’ultimo decennio ha cominciato a sfaldarsi, e ora rischia di essere spazzato via definitivamente, dacché Messi ha oggi inviato una missiva di risposta ai vertici della Liga in cui continua a sostenere il proprio diritto di liberarsi a parametro zero dal club che lo ha visto crescere e diventare un fuoriclasse assoluto. La “Pulce”, rappresentato dal padre Jorge, si è appellato all’articolo 8.2.3.6 del contratto firmato nell’estate del 2017, articolo nel quale viene specificato che “Tale indennizzo (quello relativo alla clausola rescissoria) non sarà applicato nel momento in cui la risoluzione del contratto richiesta dal giocatore avvenga al termine della stagione 2020″.
In base a tale postilla Messi può dunque liberarsi a zero lasciando il Barcellona, già falcidiato dalle partenze di Rakitic, più quelle molto probabili di Suarez, Vidal e Jordi Alba, letteralmente con un “palmo di naso”. Il club catalano rischia di dover ricominciare tutto da zero, in un contesto nel quale il Real Madrid ha già dimostrato di avere una marcia in più la scorsa stagione.
Gennaro Iannelli
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