Qualificazione certa ai sedicesimi di finale rimandata per l’Atalanta che al GSP Stadium di Nicosia, dopo il vantaggio siglato Ilicic, si fa agguantare al 93′ dai padroni di casa, vedendo così sfumare il successo che avrebbe chiuso i conti nel Gruppo E.
La squadra di Gian Piero Gasperini orfana del Papu Gomez, arriva a Nicosia incredibilmente in testa al girone con la possibilità di poter gestire l’incontro, mentre i ciprioti hanno bisogno del risultato e di poter sfruttare il fattore campo per ottenere punti preziosi.
L’inizio è infatti favorevole all’Apollon Limassol che pressa e spinge senza però trovare trame offensive interessanti e senza mai rendersi particolarmente pericoloso.
Il vantaggio però arriva dopo poco più di mezz’ora ed è nerazzurro con Ilicic che si guadagna un calcio di rigore, generoso, e lo realizza con freddezza portando avanti nel punteggio i suoi.
Nella ripresa i ciprioti si riversano nella metà campo avversaria in cerca almeno del pareggio, ma in un match divenuto falloso e nervoso, l’impressione è comunque che l’Atalanta possa rendersi maggiormente pericolosa nelle ripartenze e grazie ad una maggiore qualità tecnica dei suoi interpreti.
Non a caso, Petagna centra un palo e serve anche un buon assist per Orsolini, entrato al posto di Ilicic, che Bruno Vale respinge bene in corner.
Tuttavia la squadra di Gasperini cala sempre più vistosamente da un punto di vista fisico e di conseguenza anche sotto il profilo mentale, finendo però per mettere in discussione il risultato in seguito al pareggio, in extremis, siglato Zelaya, che sorprende Masiello ed Hateboer e rimanda, almeno al prossimo 23 novembre, la festa per la qualificazione, in casa dell’Everton ormai fuori dai giochi.
TABELLINO
APOLLON LIMASSOL (4-3-3): Bruno Vale; Joao Pedro, Yuste, Alef, Vasiliou; Allan, Da Silva (76’ Maglica sv), Sachetti; Sardinero (64’Schembri 6), Zelaya, Papoulis (dal 58’ Jakolis).
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Palomino, Caldara, Masiello; Hateboer, Freuler, Cristante (81’ de Roon), Spinazzola; Kurtic (da 69’ Gosens); Ilicic (5’ Orsolini), Petagna.
Reti: 36’ Ilicic (A), 93’ Zelaya (AP)
Ammoniti: Vasiliou (AP), Sachetti (AP), Ilicic (A), Hateboer (A), da Silva (AP)
MIGLIORI
Ilicic e Spinazzola 7: è vero, il rigore è piuttosto generoso, ma lo sloveno lo realizza senza esitazioni e soprattutto illumina il reparto offensivo con le sue giocate e la sua tecnica, in una serata in cui la sua squadra è orfana di Gomez. Il terzino futuro bianconero, torna a disputare una partita più che positiva come quelle a cui aveva abituato la scorsa stagione, generoso in ripiegamento, ambizioso in fase d’attacco, domina la fascia con grande autorevolezza.
Caldara e Palomino 6,5: buona prova dei due difensori centrali, abili ed attenti in copertura ed anche spavaldi nella ricerca dell’impostazione del gioco da dietro con lanci lunghi per sfruttare anche la fisicità di Petagna. Resistono bene anche all’urto veemente ma disordinato dei ciprioti con solidità e precisione.
Bruno Vale e Zelaya 6,5: il primo salva il risultato, aiutato anche dal palo, ed il secondo strappa all’ultimo un preziosissimo punto. Sono comunque tra i più positivi degli uomini di Avgousti e si meritano la possibilità di mantenere in vita le loro possibilità del girone per la forza di volontà dimostrata.
PEGGIORI
Masiello ed Hateboer 5,5: la partita, per entrambi, è più che positiva fino al 93esimo, poi succede quello che non deve mai succedere, si perdono Zelaya e buttano al vento 2 punti. Disattenzioni che, per una squadra inesperta, possono capitare ed è meglio che siano capitate adesso che la situazione è facilmente recuperabile, affinché servano comunque da lezione.
Alef 5,5: il rigore è forse troppo punitivo, ma dietro è tra quelli che balla di più di fronte all’eterogeneità dell’attacco nerazzurro che combina molto bene tecnica e fisicità.
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