Analisi Milan-Dudelange 5-2: prima la paura, poi la riscossa. Deludono molte seconde linee. Bene Simic e Mauri
Analisi Milan-Dudelange 5-2: è stata una partita strana, che ha visto i rossoneri partire con il piede sull’acceleratore, per poi staccare la spina dopo aver trovato il vantaggio. Gattuso ha dovuto ricorrere a Suso per rimettere in piedi la gara, ma è stato Calhanoglu a dare la scossa. Molto male Bertolacci, mentre Josè Mauri è entrato benissimo in campo.
Il 5-2 finale non racconta appieno le difficoltà che il Milan ha riscontrato in questo match. Occorreva vincere e serviva anche segnare molti gol per confidare anche nella differenza reti. I rossoneri hanno iniziato bene la partita, ma dopo il vantaggio c’è stato un grosso black-out che ha portato gli ospiti a ribaltare la gara sulle ali dell’entusiasmo.
Simic ha dato indicazioni più che positive, mentre hanno deluso moltissimo Laxalt e Bertolacci. Non ha ben figurato neanche Calabria, ma ci si aspettava una prestazione d’orgoglio da quei calciatori poco utilizzati che dovevano dare risposte. Difficile inquadrare la situazione legata ad Halilovic, che ha confermato di avere un tocco di palla vellutato ed un sinistro educatissimo, nel primo quarto d’ora ha anche rischiato qualche dribbling con personalità ed ha cambiato più volte il fronte di gioco con lanci lunghi precisi.
Dopo, inevitabilmente, è calato insieme al resto della squadra, ma ricordiamo sempre che prima di ieri sera aveva giocato solamente 3′.
Cutrone ha mostrato la solita voglia di spaccare il mondo, mentre Higuain, che aveva iniziato benissimo la partita proponendosi e scattando, accorciando ed allungando la squadra e fornendo anche un grande assist per il partner d’attacco, si è spento con il passare de minuti. Gattuso ha difeso il suo asso facendo sapere che il Pipita aveva ancora male alla schiena e noi gli concediamo il beneficio del dubbio. Detto ciò, bisogna sottolineare che quando rientrerà in campionato ci si aspetta molto di più da un uomo del suo peso, perché se il Milan vuole centrare la qualificazione alla Champions League avrà bisogno del vero Higuain.
Infine, un plauso lo merita Josè Mauri, entrato in campo con grande grinta, che ha saputo dare una scossa alla squadra. Recupero palla, lanci lunghi, inserimenti pericolosi e tiri dalla distanza: l’argentino classe 1996 ha convinto tutti nello spezzone che ha avuto a disposizione e chissà che non Gattuso non gli conceda qualche chance anche in campionato.
Redazione
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