Giornata importantissima in casa Milan: prima Yonghong Li non versa i restanti 32 milioni di euro di aumento di capitale, che sarà coperto da Elliott, al quale bisognerà restituire entro il 10 luglio i soldi altrimenti prenderebbe in mano la proprietà del club, come da accordi; poi la famiglia Ricketts conferma con un comunicato ufficiale la trattativa avanzata per l’acquisto di una quota della società 

E’ tempo di svoltare per il Milan. Almeno, dal punto di vista squisitamente societario. Infatti, sembra concludersi la lunghissima telenovela legata a Yonghong Li e alla possibilità di un nuovo socio, con cui ci sono trattative in corso.

Infatti, oggi il proprietario cinese non ha inviato né tanto meno reso visibile il bonifico dei restanti 32 milioni di euro previsti per il completamento dell’aumento di capitale, il cui termine ultimo era fissato per le 17:00. 

Questo, ovviamente, ha smosso le acque, visto che l’ad Marco Fassone sarà costretto ad inviare una lettera a Elliott, che provvederà nelle prossime ore a coprire tale aumento, prendendo quindi il posto di Li, che avrà massimo dieci giorni di tempo per restituire i 32 milioni di euro al fondo americano. 

Qualora Li non riuscisse a rispettare questa deadlinea, Elliott si rivolgerebbe al tribunale del Lussemburgo, dove è ubicata la sede della Rossoneri Sport Investment, la società che nominalmente ha acquistato il Milan da Fininvest ormai poco più di un anno fa, prendendo quindi il controllo del club definitivamente, come da accordi sottoscritti al momento dell’altro prestito da 303 milioni di euro. 

In tutto ciò, però, ci sarebbe stata una clamorosa accelerazione nella trattativa in stato molto avanzato per la cessione di una parte delle quote azionarie, ancora da capire se per la minoranza, per la maggioranza o per una maggioranza progressiva partendo da una minoranza. 

Infatti, dopo le voci dei giorni scorsi attorno, la famiglia Ricketts ha confermato l’interesse per l’acquisto del Milan con un comunicato ufficiale: 

La famiglia Ricketts (non solo Tom) è interessata ad acquisire uno stakeholder di controllo nell’AC Milan. Mentre Tom è la persona di riferimento, l’intera famiglia e le intere risorse finanziarie della famiglia sono coinvolte in questa vicenda, proprio come la proprietà dei Cubs. La famiglia Ricketts ha portato un campionato ai Chicago Cubs attraverso investimenti a lungo termine ed essere stati grandi amministratori del club. Porterebbero lo stesso approccio al Milan. (Non ci sarebbero modifiche rapide ma investimenti a lungo termine per assicurare un successo duraturo). 

Molto probabilmente, la pubblicazione di questo comunicato ufficiale può essere considerato un vero e proprio preludio all’ufficialità dell’accordo tra le parti, che porterebbe il Milan a diventare americano, chiudendo dopo un solo anno il dominio cinese. 

L’offerta di Ricketts, magnate statunitense con un patrimonio stimato sui 4 miliardi di dollari, proprietario della franchigia di baseball dei Chicago Cubs, acquistata nel 2009 per 845 milioni di dollari, vincitrice delle World Series nel 2016, tramite l’advisor Morgan Stanley, sembra essere sui 500 milioni di euro per circa il 70% del club. 

Sono momenti davvero importanti e decisivi per il futuro del Milan, che a quel punto potrebbe vedere completamente alterata anche la possibile sentenza della Uefa, che, a quanto pare, potrebbe essere anche meno severa rispetto alle aspettative, mettendo da parte l’esclusione dalle coppe europee, qualora davvero si arrivasse ad un accordo in brevissimo tempo, magari prima del verdetto.