
L’ex attaccante Nicola Ventola ha espresso un giudizio netto sulla gestione del mercato estivo della Juventus, sostenendo che la società bianconera si sia trovata “con le mani legate” dopo la mancata cessione di Dusan Vlahovic.
Parlando durante l’Overtime Festival, e riportato da TuttoMercatoWeb, l’ex giocatore di Inter e Atalanta ha spiegato come la decisione di trattenere il centravanti serbo abbia di fatto condizionato tutte le successive operazioni in entrata.
“Secondo me è stata la Juventus a pagare il prezzo più alto,” ha dichiarato Ventola.
“Non vendendo Vlahovic, che doveva partire, il club ha perso l’occasione di prendere il suo vero obiettivo: Kolo Muani. Così si sono ritrovati a muoversi negli ultimi giorni di mercato, acquistando buoni giocatori, ma non quelli realmente desiderati.”
Gli acquisti in attacco e le difficoltà di ambientamento
Ventola ha poi commentato anche gli arrivi estivi di Jonathan David e Loïs Openda, entrambi autori di un buon avvio ma ancora alla ricerca della piena continuità sotto la guida di Allegri:
“Hanno segnato e fornito assist, ma giocare per la Juventus non è mai facile. Non è andato tutto liscio come speravano.”
Un’estate di rimpianti per la Vecchia Signora
Le parole di Ventola riflettono un sentimento diffuso tra i tifosi e gli addetti ai lavori: la Juventus, pur rimanendo imbattuta in questo inizio di stagione, non ha raggiunto gli obiettivi di mercato fissati a inizio estate.
La permanenza di Vlahovic, unita alle difficoltà economiche e ai vincoli del bilancio, avrebbe frenato la possibilità di completare un attacco più adatto al progetto tecnico.
Nonostante ciò, la squadra di Allegri ha comunque mostrato solidità e compattezza, anche se i tre pareggi consecutivi in Serie A,nelle prime sei giornate indicano che il potenziale offensivo resta un punto su cui lavorare.
La Juventus, insomma, è ancora imbattuta ma appare in cerca di identità e fluidità in attacco, con il caso Vlahovic che continua a far discutere e a dividere l’ambiente bianconero.