Il nuovo premio verrà assegnato il 2 dicembre a Parigi. E quanti portieri gridano vendetta.
In un calcio sempre più in evoluzione, ecco un’altra novità: il Pallone d’Oro per i portieri.
Dopo il premio per il miglior giocatore Under 21, e quello per la miglior calciatrice, arriva il meritato riconoscimento per un ruolo tanto affascinante quanto duro, mentalmente impegnativo e molte volte ingrato.
Ad annunciare la novità è stata la rivista francese France Football, organizzatrice della cerimonia del Pallone d’Oro.
Come prevedibile, e come giusto che sia, il premio sarà dedicato al “ragno nero” Lev Yashin, leggendario portiere sovietico e unico portiere ad aver vinto l’ “originale” Pallone d’Oro.
A consegnare il premio il 2 dicembre sarà un ospite d’eccezione: Didier Drogba.
Portieri e Pallone d’Oro: odio e amore- Da quando è stato istituito il Pallone d’Oro, i portieri hanno sempre la loro.
Già nella prima edizione, nel 1956, gli estremi difensori hanno avuto un rappresentante tra i primi cinque candidati. Indovinate chi era? Si, era proprio lui: Yashin.
Dopo essersi piazzato ancora quinto nel 1960 e quarto l’anno successivo, nel 1963 arriva l’atteso primo posto.
Negli anni seguenti molti altri numeri uno ci sono andati vicini.
Nel 1973 Dino Zoff si classifica secondo, diventando così l’unico portiere, oltre a Yashin, ad aggiudicarsi un posto nel podio.
Nel 1976 è poi Ivo Viktor, portiere della Cecoslovacchia campione d’Europa nello stesso anno, a salire sul podio, seppur sul gradino più basso.
Per rivedere il numero uno di nuovo tra i primi cinque posti bisogna aspettare 16 anni, quando nel 1992 Peter Schmeichel, protagonista della storica cavalcata della Danimarca alla vittoria dell’Europeo del ’92, viene eletto quinto miglior giocatore dell’anno.
Negli anni duemila, poi, c’è stata una presenza più viva. Nel 2002, Oliver Kahn disputa un mondiale perfetto, commettendo però un unico, fatale errore in finale contro Ronaldo che, molto probabilmente, gli costa il Pallone d’Oro. Il portiere tedesco, infatti, si posiziona terzo.
Come dimenticare poi il 2006. L’Italia vince il quarto Mondiale nella storica finale di Berlino contro la Francia di Zidane. A trascinare gli Azzurri sono state le parate di un Gigi Buffon storico che disputa un mondiale perfetto. Con il cielo azzurro sopra Berlino, tutti si aspettano che Buffon diventi il secondo portiere a vincere il Pallone d’Oro. Le speranze non si tramutano in realtà e a vincere sarà l’altrettanto eroico Capitano azzurro Fabio Cannavaro con Gigi che si deve accontentare del secondo posto.
La storia più recente, invece, dice che almeno un altro portiere avrebbe meritato il Pallone d’Oro. Se quello a Casillas nel 2010, allora fresco campione del mondo, può passare, quello del 2014 di Neuer, anche lui campione del mondo nello stesso anno, grida ancora vendetta.
Il portiere del Bayern è all’apice della forma tecnica e fisica, ha vinto il triplete l’anno precedente, è un muro che chiude la porte anche all’Argentina di Messi nella finale del Mondiale brasiliano. Tutto questo però non basta per il Pallone d’Oro, che va a finire nelle mani di Cristiano Ronaldo, fresco vincitore della decima con il Real.
Siamo sicuri che una Champions valga quanto un Mondiale vinto da protagonista?
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