Udinese-Juventus 1-1, voti e pagelle: i marcatori Zapata e Bonucci i migliori i campo

Arrivato il 1° pareggio in questo campionato per la Juventus. Finalmente, direbbe qualcuno-soprattutto le dirette inseguitrici Roma e Napoli, chiaramente favorite da questa debacle bianconera-dato che ci son volute ben 27 giornate. Ad oggi la formazione bianconera era praticamente l’unica squadra dei principali campionati europei a non aver ancora pareggiato.

I bianconeri non riescono quindi ad approfittare dell’occasione di allungo in vetta alla classifica dopo l’esito dello scontro fra le due dirette avversarie sopra citate-il Napoli aveva espugnato 1-2 l’Olimpico giallorosso in uno dei 3 anticipi del Sabato.

Questa battuta d’arresto per la Juve di Allegri arriva dopo ben 11 vittorie stagionali, e per mano, curiosamente, di un’altra bianconera, l’Udinese di Luigi Delneri-curiosamente un ex allenatore juventino, anche se di un periodo non certo felice della storia del club torinese.

Grande partita dei friulani, per nulla intimoriti dalla grandiosità dell’avversario e dai 37 punti di differenza in classifica.

Ad onor del vero, seppur non sminuendo la prestazione dei padroni di casa, è doveroso ammettere che questa battuta d’arresto della Juve è da considerarsi come una fisiologica regressione nella media, un necessario smaltimento delle tossine accumulate durante alcune ultime sfide molto impegnative, dispendiose sia sul piano fisico-atletico che mentale-psicologico – la sfida di campionato contro l’Inter, per lo più colma di polemiche, e si sa, anche quelle si sentono sulle gambe; la sfida di Champions League contro il Porto; la grande sfida di Coppa Italia contro il Napoli, anche questa non esente da polemiche e scorie post-partita.

La forma non strepitosa della Juve si è vista, come era consueto aspettarsi, proprio negli uomini chiave, quelli che solitamente fanno il massimo dello sforzo fisico. Primo fra tutti Cuadrado, oramai leader della fascia destra ed inesauribile propulsore offensivo bianconero. Inesauribile o quasi, appunto: abbastanza in ombra in questo match, dopo le recenti dispendiose prestazioni, specie quella in Coppa Italia contro il Napoli.

Non pervenuti o quasi gli uomini del reparto avanzato: Mandzukic non il solito gladiatore che ultimamente siamo abituati a vedere, Dybala e Higuaìn anche loro, altra cosa desueta, decisamente poco combattivi.

Male anche Chiellini, disattento e non in forma.

Migliore in campo per la Juve certamente Bonucci, anche per lui inizio in sordina ma si ritrova in corso d’opera con il gol partita e facendo di necessità virtù, improvvisandosi costruttore di gioco, sopperendo così alla scarsa mobilità juventina dal centrocampo in su.

Reparto avanzato invece in grande spolvero per l’Udinese, con Zapata migliore in campo, tanta corsa e sostanza, concretizzatisi nel gol partita. Niente male anche il centrocampo, con Fofana che lotta come un leone, rimettendoci anche il perone della gamba destra, fratturatosi nello scontro con Alex Sandro.

 

Tabellino

MARCATORI: 37’ Zapata (U);  60’ Bonucci (J)

UDINESE (4-4-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; De Paul (Angella al 29′ s.t.), Fofana (Badu dal 39′ p.t.), Hallfredsson, Jankto; Zapata, Perica (Matos dal 39′ s.t.). (Scuffet, Perisan, Ali Adnan, G. Silva, Heurtaux, Kums, Balic, Ewandro). All. Delneri.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini (Benatia dal 10′ s.t.), Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (Pjaca dal 27′ s.t.), Dybala (Rincon dal 41′ s.t.), Mandzukic; Higuain. (Neto, Audero, Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Marchisio, Asamoah). All. Allegri.

ARBITRO: Antonio Damato, della sezione di Barletta (BA), di professione avvocato.

NOTE: spettatori 25 mila circa; ammoniti Jankto (U), Hallfredsson (U), Cuadrado (J), Pjaca (J). Recuperi: 2′ p.t.; 4′ s.t.

I migliori sono sicuramente gli autori del gol.

Zapata 7. Il colombiano sicuramente il migliore in campo: fa una gara maschia, fisica, correndo e costruendo tanto, fino a trovare la via del gol -meritato tanto da lui quanto dalla sua squadra-bruciando nella corsa e nel fisico Bonucci ed infilando Buffon con un implacabile sinistro rasoterra che il portierone juventino riesce a mala pena a deviare.

Fofana 6. Classe 1995 ? Davvero ? Un giovanotto con una personalità da gigante, favorito comunque dall’aiuto del più esperto collega Zapata, che lo spalleggia per tutto il match. Il francese si batte come un leone su ogni pallone, peccato ci abbia rimesso anche il perone. A lui i migliori auguri di pronta guarigione.

Bonucci 6.5. Inizia non benissimo, prima con qualche disattenzione e insicurezza nel respingere gli attacchi avversari, cosa inaccettabile da un professionista solitamente affidabile come lui; poi, come detto, viene nettamente surclassato da Zapata nell’azione del gol. Ma si rifà mettendo a segno il colpo di testa vincente che vale l’1-1 definitivo e prodigandosi in un lavoro che, all’occorrenza, sembra venirgli bene: la costruzione del gioco, belli alcuni cross anche da grandi distanze-cosa in cui ha dimostrato di esser bravo già ad Euro 2016, si ricordi il suo bellissimo assist con un cross di circa 40 metri per il 1° gol azzurro nel torneo, segnato da Emanuele Giaccherini. Peccato che il suo lavoro in fase di impostazione non è stato sfruttato da un reparto avanzato juventino non certo in giornata di grazia.

I Peggiori.

Dybala 5.5. Non l’uomo aggiunto in ogni reparto che siamo stati abituati a vedere in queste sue stagioni juventine. E’ vero comunque che non ha trovato molto supporto dalla mediana.

Higuaìn 5.5. Stessa valutazione e stesso discorso del compagno nonché connazionale sopra citato. Poco coadiuvato, anche lui ci mette del suo a non emergere in questo match, non prodigandosi in quel lavoro di recupero palla nelle retrovie che ci ha abituato da quando gioca nella Juve, una cosa del tutto inedita prima per lui.

Chiellini 5. Non il difensore roccioso che conosciamo, alcune sue disattenzioni potevano costare care.

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