Trappola evitata per la Juventus nel teso ed atteso derby di Torino in una trasferta mai semplice e sempre pericolosa.
Pericoli che per la squadra di Allegri, reduce dal dispendioso pari in Champions League contro il Tottenham, sono aumentati a partita in corso con l’infortunio alla
caviglia per Gonzalo Higuain, messo fuori dai giochi dopo nemmeno quindici minuti.
Ma la Juventus ha fatto quello che sa fare meglio, si è trasformata in una nuova necessaria versione ed ha stretto i denti contenendo un Torino un po’ opaco, troppo passivo e conservatore.
Con un tridente offensivo inedito e difficilmente prevedibile, formato da Bernardeschi, Douglas Costa ed Alex Sandro, la squadra di Allegri ha saputo rimboccarsi le maniche sfruttando altri punti di forza e soluzioni alternative per districarsi in questa sfida.
È bastata un’azione ben confezionata da Bernardeschi ed Alex Sandro, con i movimenti corretti di un buon Sturaro, ad infilare la difesa granata e a garantire il vantaggio per i bianconeri.
Da quel momento, la squadra di Allegri ha aspettato e difeso il risultato di fronte ad un Torino troppo spento, troppo cauto per essere un derby, una di quelle partite che possono valere una stagione.
Ringrazia la Juventus che si libera di due trasferte-trappola come Firenze e Torino, con il massimo dei punti per restare in scia di un eccellente Napoli in un testa a testa sempre più appassionante.
TABELLINO
Torino (4-1-4-1): Sirigu; De Silvestri (80′ s.t. Edera), N’koulou, Burdisso, Molinaro; Rincon; Iago Falque, Baselli (55′ s.t. Niang), Obi (72′ s.t. Acquah), Ansaldi; Belotti. Allenatore: Walter Mazzarri
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Asamoah; Khedira, Pjanic, Sturaro; Douglas Costa (66′ s.t. Dybala), Higuain (15′ p.t. Bernardeschi)(92′ s.t.Lichtsteiner), Alex Sandro. Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Daniele Orsato di Schio
Marcatori: 33′ p.t. Alex Sandro (J)
MIGLIORI
Bernardeschi e Alex Sandro 7: confezionano alla perfezione l’azione del gol e lavorano tanto in entrambe le fasi, offensiva e difensiva. Finalmente il brasiliano è tornato sui livelli che gli competono, mentre l’azzurro ha completato il suo percorso di crescita e adesso è costantemente tra i più positivi e potrebbe essere un problema sostituirlo per tre settimane.
Pjanic e Rugani 6,5: in mezzo al campo il bosniaco domina grazie a tecnica e fisicità fungendo da riferimento per tutta la squadra. Il centrale azzurro, invece, richiamato in campo dopo diverse panchine dimostra, in più occasioni, tutto il suo valore oltre che di essere il difensore italiano più promettente e talentuoso.
Obi e Niang 6: tra i pochi a salvarsi in un Torino sbiadito e molle, il centrocampista funge bene da raccordo di entrambe le fasi e si propone spesso con fisicità e gamba per azioni offensive pur pasticciando insieme a Belotti l’azione più pericolosa, il due contro uno con Rugani. Niang, invece, entra bene e prova a dare linfa ad una squadra un po’ amorfa, ma senza riuscirci con continuità ed in modo decisivo.
PEGGIORI
Rincon 5,5: l’ex della partita non riesce a far sentire la sua fisicità in mezzo al campo giocando con eccessiva premura e senza mai un guizzo nella verticalizzazione del gioco.
Molinaro, Baselli e Belotti 5: il terzino granata soffre tremendamente la presenza di Bernardeschi e non riesce mai a spingere in avanti per far trovare coraggio alla sua squadra. Espulso all’andata, Baselli è praticamente un fantasma, anestetizzato dall’eccessiva calma professata dal mister Mazzarri. Belotti pasticcia sull’unica grande occasione a sua disposizione e si infrange ripetutamente sul muro alzato da Rugani.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.