Ashleigh Barty, classe 1996 e neo top ten, supera Karolina Pliskova in due set e conquista il WTA Premier Mandatory di Miami, il titolo più prestigioso, fin qui, della sua giovane carriera.
Aveva già giocato prestigiose finali slam in doppio, aveva pure vinto un major (con CoCo Vandeweghe) a New York pochi mesi fa, ma in singolare Ashleigh Barty, tanto grande non lo era mai stata.
In due settimane praticamente da incorniciare, da tenere strette nei cassetti della mente come indelebili ed entusiasmanti ricordi, Barty trionfa nel WTA Premier Mandatory di Miami e centra, per la prima volta in carriera, l’ingresso tra le prime dieci giocatrici del mondo.
Vederla giocare è una boccata d’ossigeno in un mare di picchiatrici da fondo campo sempre sull’acceleratore in spinta o di estreme difensori del punto dotate di gamba e resistenza, perché il suo gioco, così démodé, raffinato ed elegante è inedito nel panorama femminile.
Un servizio vario, pennellato e reso solido e corposo dagli anni di gavetta fatti nel doppio, un diritto che è l’arma principale per poter duellare anche a sberle da fondo campo, potente ed efficace, un rovescio dalle mille soluzioni, costruito nel tempo, elegante ed imprevedibile.
Ashleigh Barty non lascia nulla al caso nel suo gioco dalle mille sfumature e, malgrado un lungo periodo di odio per il tennis che l’aveva convinta a farsi da parte, a tentare nuove strade sportive, come il cricket, è stato impossibile privarsi di quello che, invece, era una grande amore.
E adesso, dopo un 2018 di crescita, maturazione ed esperienza ottenuta pure in singolare, chiuso con il successo nel WTA Elite Trophy di Zhuhai, Barty era pronta al definitivo salto di qualità in questo nuovo 2019.
Il torneo di Miami ha rappresentato il crocevia ideale per la sua, fin qui, giovane carriera se si pensa che la ragazza australiana è appena del 1996, perché ha superato in questo evento le ombre dei primi eventi dell’anno, superando Petra Kvitova nei quarti che l’aveva fermata già a Sydney e Melbourne nei due cari eventi di casa, e poi fatto suo un ricco jackpot con doppia vincita.
Infatti, dopo aver centrato l’accesso tra le prime 10 del mondo, Barty ha pure scritto il suo nome tra le grandi di questo sport vincendo uno dei tornei più prestigiosi del circuito grazie alla vittoria, in due set, sull’ex numero uno del mondo Karolina Pliskova, domata con lucidità tattica, personalità e consapevolezza.
Wow!
What a performance from @ashbar96 – the 2019 @miamiopen champion!
Beats Pliskova 7-6(1), 6-3!#miamiopen pic.twitter.com/lskzDmfNO2
— wta (@WTA) March 30, 2019
Un titolo speciale, il quarto della sua personale bacheca, il primo della stagione, senz’altro il più splendente ed importante che lancia definitivamente tra le grandi del tennis la tenace Barty, emblema di chi, perché dotato di talento e passione, malgrado mille difficoltà, alla fine, grazie alle sue stesse armi, con lavoro e dedizione, riesce comunque ad emergere.
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