Penultima settimana di tornei per il circuito femminile prima delle WTA Finals di Shenzhen e due nuovi appuntamenti, in giro per il mondo, finiti in archivio.
Sul cemento indoor di Linz a rubare la scena ci ha pensato un’incredibile Cori Gauff, classe 2004, appena quindicenne che, dopo aver avuto la fortuna di rientrare in tabellone come lucky loser pur avendo perso all’ultimo turno di qualificazione, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza nel tabellone principale.
Dopo una corsa già da incorniciare, Gauff ha messo la ciliegina sulla torta, nella partita più importante, con una vittoria in tre set, di estrema solidità e personalità contro l’ex top ten e campionessa slam Jelena Ostapenko, in lenta ripresa dopo un 2019 disastroso.
A brillare, però, nella finale di Linz è stata la giovanissima stellina statunitense, la già giovane vincitrice nel circuito maggiore da 15 anni che, con questo risultato, farà un incredibile balzo in avanti anche in classifica abbattendo il muro delle top 100 e sedendosi alla posizione numero 71.
In Cina, invece, a Tianjin, ultimo evento regolare della tournée asiatica prima dei due Master di fine anno, è arrivato, al termine di una giornata caratterizzata dalla pioggia che ha costretto gli organizzatori a spostare la finale indoor, il secondo titolo della stagione e della carriera per la svedese Rebecca Peterson.
La tennista di Stoccolma ha piegato in due set, con un duplice 6-4, in poco più di novanta minuti di gioco, la britannica Heather Watson vincendo così il secondo titolo in Asia dopo quella conquistato a Nanchang e centrando anche il best ranking di numero 44 del mondo.
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