
Luciano Spalletti prepara la sua prima notte europea sulla panchina della Juventus e lo fa con il realismo e la fermezza che lo contraddistinguono. Alla vigilia del match di Champions League contro lo Sporting CP all’Allianz Stadium, il tecnico bianconero ha messo le cose in chiaro: la Juventus si troverà di fronte un avversario organizzato, intenso e capace di colpire in ogni momento.
«È una partita molto difficile: sanno giocare, hanno un’identità precisa e grande qualità negli ultimi metri» ha dichiarato Spalletti, ribadendo che il valore del percorso non è misurato solo dal risultato finale ma dallo spirito con cui si affronta la battaglia. «Conta lottare per vincere, più che vincere e basta.»
Reduce dal debutto vincente in campionato contro la Cremonese, il nuovo allenatore bianconero vuole però vedere una Juve più sicura, consapevole e incisiva in Europa, dopo i due punti raccolti nelle prime tre giornate.
Identità, disciplina e fame: la nuova Juventus secondo Spalletti
Il tecnico toscano ha sottolineato come l’atteggiamento visto a Cremona lo abbia convinto sotto il profilo dell’attenzione e dello spirito di gruppo. «I ragazzi sono stati concentrati per tutta la gara. Mi piace lo sguardo che mi stanno dando, racconta della loro volontà di far bene. È un gruppo forte tecnicamente e umanamente.»
Nessuna rivoluzione interna, almeno per ora: «Non è servito imporre nuove regole. Alla Juventus l’ordine è di casa. La miglior regola è il buon senso. Sto imparando a conoscere i giocatori e dando indicazioni graduali.»
Riguardo alla sfida Champions, Spalletti ha parlato di crescita mentale e coraggio: «Questa competizione è il vertice del calcio. Per far bene dobbiamo avere una nostra idea di squadra e proteggerla con personalità. Nessuna scusa: si sceglie cosa essere in campo e si lotta.»
Yildiz, Cambiaso e Vlahovic: le pedine chiave del progetto
Buone notizie sul fronte offensivo: Kenan Yildiz è di nuovo disponibile. E Spalletti non nasconde la stima verso il giovane talento. «Ha qualità enormi. È uno di quelli che a fine anno vedrete ovunque. Ama muoversi tra le linee e partire da sinistra, può fare la seconda punta o l’esterno.»
Parole importanti anche per Andrea Cambiaso, definito «calciatore moderno, prezioso per soluzioni e letture, capace di coinvolgere i compagni.»
E sul futuro di Dusan Vlahovic, il mister si è mostrato sereno: «È abituato alla pressione, vuole solo giocare e dare tutto per questa maglia. Sarebbe felice di restare.»
Mentalità prima di tutto
Spalletti ha ribadito che il suo contratto subordinato alla qualificazione Champions non lo condiziona: «Fino a quando la matematica ce lo consentirà, combatteremo per tutto. Io darò sempre il massimo.»
Per la Juventus inizia un ciclo europeo che può segnare il nuovo corso. Il messaggio dell’allenatore è chiaro: cuore, identità e coraggio. La strada è tracciata. Ora serve percorrerla, passo dopo passo, battaglia dopo battaglia.
							
					

