Ascoli-Benevento 2-2: nemmeno questa volta i campani riescono a vincere, ma almeno fermano la striscia negativa che durava da tre gare. I marchigiani vanno sul 2-0 nel primo tempo grazie ad Ardemagni e Ciciretti, quest’ultimo protagonista della promozione in A due anni fa, ma Coda e Viola dal dischetto evitano la quarta caduta consecutiva e, forse, salvano Bucchi. Il risultato non cambia nonostante i dieci minuti di recupero dovuti all’infortunio dell’arbitro e nonostante la doppia inferiorità numerica patita dagli ospiti per le espulsioni di Caldirola e Tuia e il punto guadagnato da entrambe non è che un insipido pasto per entrambe, soprattutto per i padroni di casa che non riescono ad allontanarsi dalla zona playout e rischiano ancora di essere risucchiati verso il basso.
Carpi-Crotone 1-2: vittoria di enorme importanza quella dei calabresi, che passano grazie alla doppietta di Simy e resistono agli attacchi emiliani, che fruttano il solo gol di Poli. Questo risultato permette al Crotone di andare a 30 punti e uscire momentaneamente dalla zona retrocessione e condanna ulteriormente il Carpi, sempre più ultimo, ad una probabile retrocessione.
Cittadella-Padova 1-1: punto prestigioso, ma probabilmente inutile, quello dei biancoscudati al “Tombolato” dopo una gara combattuta che ha visto gli ospiti soffrire, rischiare di andare sotto dal dischetto (Iori si fa parare il penalty da Minelli), ma andare clamorosamente in vantaggio con un gran gol di Capello. Tuttavia, la maggior cifra tecnica dei granata, unità all’espulsione di Cappelletti, fanno sì che il Padova incassi il pareggio ad un quarto d’ora dal termine ad opera di Moncini con la consueta zuccata. In conclusione, se Sparta piange (il Padova resta penultimo e a -5 dai playout), Atene non ride (il Cittadella va a -3 dal sesto posto e, pur rimanendo saldamente ottavo, rischia di andarsi a giocare i playoff partendo dalla posizione più scomoda).
Cosenza-Palermo 1-1: buonissimo punto per i calabresi, che ora hanno un margine di otto punti tra loro e la zona retrocessione e di cinque da quella playout, mentre i siciliani non solo non riescono ad insediarsi al primo posto almeno per un paio di ore, ma rischiano anche di perdere il secondo a beneficio del Lecce, impegnato domani sera. Nestorovski, espulso nel finale, illude i rosanero, ma Sciaudone pareggia quasi subito il conto.
Perugia-Livorno 3-1: pronosticabile, ma certamente non benefica, la sconfitta rimediata dai toscani al “Curi“. Gli umbri giocano una delle loro migliori partite e passano grazie alla doppietta di Verre (prima doppietta e dodicesimo gol stagionale) e al primo gol in campionato di Carraro; il Livorno riesce solo ad accorciare le distanze con il primo centro in carriera di Gori, che ottiene da Diamanti di battere un rigore e lo trasforma. I toscani dell’ex tecnico perugino Breda restano fermi a 30 punti in zona playout e vengono raggiunti dal Crotone, mentre i biancorossi agganciano il Benevento al sesto posto.
Salernitana-Venezia 1-1: è un pareggio inutile per i veneti, ora sedicesimi e anche a rischio sorpasso da parte del Foggia, e tutto sommato buono per i campani, che si allontanano sempre più dai playoff (inutile fare grandi sogni se non cambia proprietà), ma restano a distanza di sicurezza dai playout e staccano momentaneamente lo Spezia. l’ex di turno Bocalon apre le danze portando in vantaggio il Venezia, ma Djuric pareggia nel finale.
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