La Serie A è ad un bivio importante. Vista l’emergenza coronavirus una delle maggiori industrie italiane, tra le prime tre per fatturato rischia seri danni.
Il suo fatturato annuale pari a 3,1 miliardi, il gettito fiscale consistente di 859 milioni l’anno rischiano di finire presto. Le perdite per l’intero settore si aggirano sui 750.000 euro al giorno, con il pesante ridimensionamento dei diritti tv, su cui si basa la quasi totalità delle entrate!
Ora si chiederà al governo degli investimenti molto importanti per evitare di dichiarare bancarotta. Ma queste richieste verranno effettuate dietro una controproposta importante.
Il presidente della Lega di Serie A Dal Pino, durante la riunione di giovedì, ha chiesto a tutte le società presenti di mettersi insieme per guidare un gruppo di pressione utile a smuovere le acque riguardo il tema degli stadi.
L’Italia è da molto tempo indietro sul tema degli stadi, vecchi, fatiscenti, con pochi comfort per il pubblico. Occorre una nuova strategia per poter rilanciare questo settore.
Fiorentina, Milan, Inter, Bologna e Roma sono in prima linea per avviare una lobby ufficiale in grado di smuovere la politica nazionale. Il gruppo che sarà guidato da Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, potrà contare sull’aiuto di uno studio legale con sedi a New York e Roma. Il suo nome è Chiomenti ed è in legami stretti con il presidente della società viola Commisso.
Che sia la volta buona per poter cambiare le leggi e garantire più libertà d’azione agli imprenditori? Lo sperano anche tutti i tifosi del calcio nostrano, desiderosi di potersi recare in uno stadio nuovo, al passo con i tempi in termini di sicurezza e vivibilità.
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