Il coronavirus è un virus che sta provocando ingenti danni economici, oltre a quelli primari dal punto di vista della salute. Le Federazioni europee non sono preparate a subire danni economici del genere.
Sappiamo come la Serie A stimi una perdita di 700 milioni di euro, senza contare il merchandising, la vendita dei biglietti allo stadio e altro. L’alleanza Sky-DAZN arriva a versare nelle casse della Lega di Serie A 973 milioni di euro. 371 milioni di diritti esteri e 35 pagati dalla Rai per la Coppa Italia. In totale la cifra arriverebbe attorno ai 1,37 miliardi. Se l’ultimo terzo di stagione non dovesse essere completato le perdite si aggirerebbero intorno ai 425 milioni di euro.
Ci sarebbero da considerare anche 90 milioni di incassi tra biglietti ed abbonamenti da restituire. Così come la cifra di 150 milioni di ricavi commerciali, completamente svaniti.
Se il coronavirus vincesse, la metà delle squadre non potrebbe iscriversi al prossimo campionato
Non sono da meno le altre nazioni europee, basta pensare alla Liga. Il campionato spagnola tra Primera e Secunda Division potrebbe arrivare alla ragguardevole cifra di 678 milioni di euro.
Sono cifre imponenti, che sono da sole capaci di mettere a repentaglio il proseguimento del calcio. Se non dovessero riprendere i campionati, ci sarebbe il rischio di un vero e proprio default del calcio a livello europeo.
Nessuno crede all’ipotesi di giocare già il 4 aprile, ma è inevitabile uno slittamento in avanti della ripresa del campionato.
La data più probabile è quella del 2 maggio. Sempre che il coronavirus sia debellato al punto giusto da non creare preoccupazioni agli atleti e a tutti coloro che gli stanno attorno.
Il calcio europeo è ad una svolta, bisogna osservare attentamente l’evoluzione del virus e sperare che non duri troppo!
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