Serie A, caos diritti tv: Lega deposita ingiunzione contro SKY
È caos diritti tv in Serie A: la Lega ha depositato, nella giornata di ieri, un decreto ingiuntivo nei confronti di Sky presso il Tribunale di Milano.
Oggi alle 18:30 si terrà l’incontro decisivo tra Governo, FIGC e Lega Calcio dal quale uscirà la decisione definitiva riguardante la ripresa del campionato. Come sottolineato più volte in questi giorni si dovrebbe ripartire il 13-14 giugno con i recuperi della 25° giornata per poi proseguire il 20-21 giugno con la 27° giornata che darà il via ufficiale alla ripresa della stagione 2019-2020.
Un campionato che dovrebbe ripartire, ma non senza insidie. Mettendo infatti da parte per un momento la delicata situazione riguardante il rischio di nuovi contagi e tutto quello che ne potrebbe venir fuori, c’è una questione altrettanto delicata che sta tenendo banco in queste ore: quella legata ai diritti TV.

Vista l’assenza di partite per più due mesi, Sky ha deciso di non pagare l’ultima rata da 233 milioni di euro. Una presa di posizione durissima, quella dell’emittente televisiva satellitare, che ha fatto “infuriare” Lega Calcio e club di Serie A.
Proprio l’organo capeggiato da Dal Pino ha deciso quindi di depositare, presso il Tribunale di Milano, un decreto ingiuntivo nei confronti di Sky. Una decisione inevitabile dal punto di vista giuridico. Il broadcaster, dal canto suo, è pronto a chiedere uno sconto alla Lega tra il 15 e il 18% sulla rata non pagata in caso di ripartenza del campionato e in vista della prossima stagione.
Ad ogni modo, DAZN e Img hanno già dichiarato la loro totale disponibilità a versare, in forma rateizzata, il compenso che devono alla Lega, Sky invece no. Questo perché girano voci secondo le quali potrebbe essere approvato un decreto, da parte del Ministro dello Sport, Spadafora, che permetterebbe la trasmissione in chiaro delle partite per evitare assembramenti nei bar, nei ristoranti e nei locali vari.
Se ciò venisse approvato, sarebbe sicuramente un duro colpo per Sky che certo non vuole e non può permettersi che un’esclusività di questa portata venga gettata così al vento. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore.