Grande passo in avanti nella trattativa.
Ci siamo. La fumata bianca per la cessione del club giallorosso dalle mani di James Pallotta a quelle del texano Dan Friedkin sembra essere in dirittura d’arrivo.
Da sabato scorso, negli uffici bostoniani di Pallotta, in costante contatto con quelli londinesi, sta andando avanti la trattativa, che dovrebbe concludersi per questa settimana, massimo dieci giorni.
Secondo “Il Tempo” già nei prossimi giorni, se non addirittura ore, potrebbero esserci importanti novità.
LE CIFRE- Quella che doveva essere un’entrata graduale in società di Friedkin, potrebbe diventare un vero e proprio cambio della guardia.
Stando alle poche informazioni che trapelano da oltre manica, le trattative sono sulla base del 51% del pacchetto azionario giallorosso per una cifra into ai 510 milioni di euro.
In questa somma vi sono anche i 270 milioni di debiti e 150 per la ricapitalizzazione.
LE FUTURE MOSSE- Una volta sedutosi sulla poltrona più prestigiosa quanto pesante, Dan Friedkin sembrerebbe intenzionato a confermare in toto la dirigenza. Almeno per questa stagione.
Dalla prossima vorrebbe porre a capo della Roma il figlio Ryan, sull’onda degli Zhang.
ARRIVEDERCI ROMA- L’addio di Pallotta sarà il sogno per una buona fetta di tifosi romanisti che gli hanno sempre rimproverato una scarsa presenza ( dato inopinabile: manca da Roma da seicento giorni) e vicinanza alla causa giallorossa.
Nonostante tutto, però, il lavoro di Pallotta è stato importante. Non sul campo, ovviamente, dove non si è riusciti a vincere un trofeo, ma a livello societario si.
Un merito che non deve assolutamente deriso o messo in discussione.
Se ora sulla Roma sono ricaduti gli occhi, ed il portafogli, di uno dei 500 uomini più ricchi del mondo ( per Forbes Friedkin è al 504° posto) qualcosa di buono sarà stato pur fatta. O no?
Pallotta verrà ricordato comunque come il presidente americano che non è riuscito a vincere. Ciò che più preme ai tifosi.
PERSEVERARE È (SAREBBE) DIABOLICO- Da Friedkin ora ci aspetta molto. Soprattutto ci si aspetta che non ripeta gli errori, voluti o meno, fatti dal suo predecessore. Uno su tutti: la presenza a Roma. Senza dimenticare la vendita dei top di turno.
Come Pallotta, anche lui ha affari in giro per il mondo e un possibile insediamento, o quantomeno una presenza assidua, è da escludere a priori. Per questo, però, ci penserà, come detto prima, il figlio Ryan.
Altra cosa su cui i tifosi hanno contestato duramente Pallotta è stata la vendita di almeno tre- quattro giocatori importanti a stagione. Qui Friedkin dovrà essere bravo nello scegliere quale strategia utilizzare: se continuare così o invertire la rotta. Finanze ( e FPF) permettendo, naturalmente.
C’è poi lo stadio. Ieri il re della mattone ceco Vitek ha rilevato i debiti contratti da Parnasi con Unicredit. Ecco dunque che la strada per la costruzione dell’impianto si è fatta più piana. Sarà proprio il magnate venuto dal Texas a riuscire nell’impresa? Chissà.
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