Roma, Gasperini ammette: “Gli attaccanti devono guardarsi allo specchio. Se non segniamo, è un problema serio”

Roma, Gasperini ammette: “Gli attaccanti devono guardarsi allo specchio. Se non segniamo, è un problema serio”
Gasperini - Stadiosport.it

Dopo la sconfitta per 2-1 contro il Viktoria Plzen in Europa League, Gian Piero Gasperini non ha nascosto la propria delusione per la prestazione della Roma, arrivata alla terza sconfitta nelle ultime quattro gare ufficiali, tutte disputate all’Olimpico.

Nonostante il rigore trasformato da Paulo Dybala e una buona occasione fallita da Leon Bailey, i giallorossi hanno mostrato ancora una volta tutti i propri limiti offensivi, incapaci di concretizzare la grande mole di gioco prodotta.

Gasperini: “Siamo stati lenti sotto porta, non nelle gambe”

Intervistato da Sky Sport Italia nel post-partita, il tecnico ha risposto alle parole di Dybala, che aveva parlato di squadra “pigra e poco determinata”:

“Non credo sia una questione di pigrizia generale, perché la squadra ha lottato fino alla fine per rimettere in piedi la partita. Ma sì, siamo stati lenti nella finalizzazione, ed è lì che dobbiamo guardarci dentro. Ci sono troppi giocatori che non segnano da troppo tempo, e devono chiedersi il perché. Se non avessimo avuto il rigore, oggi non avremmo fatto gol nonostante avessimo dominato nella loro metà campo. È un campanello d’allarme.”

Roma fragile in avvio e priva di cinismo

Anche contro i cechi, la Roma è andata sotto di due gol in appena 23 minuti: prima Prince Adu ha saltato Ziolkowski per l’1-0, poi Cheick Souaré ha raddoppiato con un gran destro dalla distanza.

“Abbiamo perso palloni banali all’inizio,” ha spiegato Gasperini, “ma paradossalmente è la difesa che ci tiene a galla, perché sta lavorando bene nel limitare le ripartenze. Il problema è che davanti siamo poco incisivi: creiamo tanto ma non concretizziamo.”

La scelta contestata e i fischi dell’Olimpico

Non è passata inosservata la decisione di Gasperini di sostituire il giovane Jan Ziolkowski dopo appena 30 minuti, alla sua prima da titolare. Il cambio ha suscitato malumori sugli spalti, amplificati poi dai fischi per l’uscita di Artem Dovbyk e per la squadra al termine della gara.

“Capisco la delusione dei tifosi,” ha ammesso l’allenatore. “La fiducia nasce dai risultati, ma oggi abbiamo avuto spazi e occasioni che non abbiamo saputo sfruttare. Non è stata una partita chiusa o tatticamente bloccata: siamo mancati nella coordinazione e nella rapidità d’esecuzione dentro l’area.”

“L’attacco decide le partite, e il nostro deve fare di più”

Gasperini ha poi insistito sulla necessità di un salto di qualità nel reparto offensivo:

“Dobbiamo migliorare l’efficienza sotto porta. Creiamo tanto, ma se non finalizziamo non serve a nulla. Questi sono i giocatori che abbiamo, e devono trovare il modo di tirare di più dentro l’area e meno da fuori, cercando l’assist e la giocata giusta. Le prestazioni ci sono, ma sono i gol che fanno vincere le partite, e senza di quelli ogni analisi finirà per essere negativa.”

Emergenza e infortuni

A complicare la situazione, anche l’infortunio di Manu Koné, uscito all’intervallo per un problema alla caviglia che potrebbe metterlo in dubbio per la prossima sfida di campionato contro il Sassuolo.

La Roma, intanto, continua a inseguire una svolta: cinque volte sotto nel punteggio in stagione, solo una rimonta riuscita. “Se non si segna in partite come questa,” ha concluso Gasperini, “allora c’è davvero da preoccuparsi.”

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