Sfida in casa con il Chelsea per la Roma.
Ci arriva forte della bella figura fatta a Londra.
C’è il rammarico di tre punti lasciati per strada, ma buone sensazioni e maggiore consapevolezza per i ragazzi di Eusebio Di Francesco.
C’è Florenzi che scala nella zona dei terzini, mentre El Shaarawy farà il terzo d’attacco insieme a Perotti, a sopportare la punta Dzeko.
4-3-3 con buona propensione ad offendere per i giallorossi, mentre Conte opta per un centrocampo più numeroso, lasciando davanti Hazard, Pedro e Morata.
Il Chelsea si è ripreso in campionato, rispetto alla sfida d’andata. Dopo aver vinto con il Watford, si è aggiudicato la sfida con il Bournemouth. Nell’ultima gara in trasferta non ha preso reti, segnali positivi per il club inglese.
Pronti, via, in quarantaquattro secondi giallorossi già in vantaggio. Merito anche di Dzeko, che è stato ottimo rifinitore. Di testa ha servito, ad occhi chiusi, l’accorrente El Shaarawy, bravo a colpire al volo e trafiggere Courtois.
Inizio strepitoso, un “gancio destro” sulla faccia di Conte, costretto a recuperare il punteggio.
Il più attivo, tra i londinesi, è sicuramente Hazard, abile a farsi trovare tra le linee avversarie e a tentare colpi dalla distanza. Ci prova in diverse circostanze, ma abbastanza lontano dai pali.
La Roma non sta a guardare e cerca di ripartire per aumentare il vantaggio. Perotti è sicuramente il più pericoloso nella formazione capitolina, assieme ad El Shaarawy, ispiratissimo questa sera.
Dzeko lo si è visto di meno in fase propositiva, ma di più in quella di assistenza. Sono venute fuori le sue qualità e disponibilità nei confronti della squadra.
In qualche circostanza vi sono state delle disattenzioni difensive non proprio ammirevoli. Nel passare la palla in uscita, si sono visti errori piuttosto semplici e pericolosi. Juan Jesus e poi, soprattutto, Kolarov che per poco non regala a Morata il pallone del pareggio.
Fortuna che errori sono stati commessi anche dal Chelsea, in gran numero. Su uno di questi El Shaarawy è stato lestissimo ad approfittare di un errata uscita di Rudiger. Giusto il tempo di girarsi e fulminare con un tocco Courtois in uscita.
Nella ripresa la Roma ha legittimato definitivamente la vittoria. Si è vista una squadra con più rabbia, cattiveria e voglia di vincere.
Il Chelsea ha abbassato i giri del motore, non ha dimostrato più quella voglia di attaccare, di pressare alta come ha fatto nel primo tempo.
Così i capitolini hanno collezionato opportunità per poter triplicare il vantaggio. Quella decisiva è stata l’emblema della differenza di atteggiamento tra le due squadre. Kolarov ruba palla a metà campo, serve Perotti e poi il resto è solo classe.
Con un dribbling fa fuori il suo diretto marcatore, si accentra e poi calcia sul primo palo, battendo Courtois.
Il colpo di grazia, da cui la squadra di Conte esce ridimensionata, piccola di fronte alla capitale.
Una Roma, invece, che acquisisce sempre più fiducia per il futuro. L’aspetta il campionato e la trasferta insidiosa di Firenze. Da non sottovalutare, ma crediamo che la squadra giallorossa voglia imporre il proprio gioco, le proprie idee, indipendentemente dall’avversario.
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