Oltre al danno la beffa. Cristiano Ronaldo, dopo essere stato espulso nella gara di andata della Supercoppa Spagnola contro il Barcellona, rischia dalle 4 alle 12 giornate di stop per aver spinto l’arbitro dopo l’espulsione (ingiustamente ricevuta). Una sanzione dura e ingiusta, perché se è vero che Cristiano Ronaldo ha spinto leggermente l’arbitro è anche vero che pochi secondi prima, l’arbitro gli aveva negato un rigore e lo aveva espulso per le proteste.
L’operato dell’arbitro non può essere la giustificazione per una condotta sportiva di tipo violento, ma nel commisurare una squalifica bisogna comunque tenere conto delle motivazioni che possano aver indotto Ronaldo ad appoggiare la mano sulla spalle dell’arbitro, incapace di tenere le redini di una partita che nel corso dei minuti si è surriscaldata a livelli impressionanti.
L’episodio che ha fatto scaldare gli animi è stato il rigore concesso al Barcellona, ai limiti della decenza. Keylor Navas esce su Suarez, tocca il pallone e l’uruguaiano si lascia cadere nel più dantesco dei “come corpo morto cade”. Rigore e 1-1. I giocatori sono molto nervosi, Ronaldo riporta avanti il Real e dopo qualche minuto viene spinto in area. Il portoghese protesta, viene espulso e spinge l’arbitro. Ora rischia una maxi-stop da 12 giornate, ma il Real ha già fatto sapere che monitorerà la situazione.
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