Il proprietario del PSG Al Khelaifi è stato accusato oggi di aver condizionato in passato l’esito delle aste per i diritti televisivi dei prossimi mondiali, aiutato dall’ex segretario generale della Fifa, Jerome Valcke.
Avrebbe pagato delle tangenti per favorire l’acquisizione dei diritti televisivi dei Mondiali russi, da trasmettere poi nell’emittente qatariota beIN Sports: questa l’accusa per Nasser Al Khelaifi, proprietario del ricchissimo PSG, indagato in particolare dalla polizia svizzera per corruzione. Ad aiutarlo sarebbe stato l’ex segretario generale della FIFA, Jerome Valcke.
Nella nota diffusa oggi dalle autorità svizzere si legge che nel marzo di quest’anno, il Ministero della confederazione svizzera ha avviato un procedimento penale sia nei confronti di Valcke che nei confronti di Al Khelaifi che oltre ad essere presidente del PSG, è anche direttore della BEIN Media Group LLC. Accuse? Corruzione di privati, truffa, amministrazione infedele e falsità in documenti.
Valcke è accusato di aver accetato diverse tangenti per avvantaggiare proprio la TV del patrone del PSG per i diritti di trasmissione dei Mondiali 2018, ma anche delle successive tre edizioni (2022, 2026 e 2030). Nella nota inoltre si legge che sono state perseguite diverse abitazioni (anche in Italia) e che fino alla fine del processo, ovviamente, gli imputati potranno ritenersi innocenti.
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