
Il futuro di Novak Djokovic continua a tenere banco nel mondo del tennis. A 38 anni, il campione serbo – detentore del record di titoli Slam – resta ancora competitivo ai massimi livelli, ma le ultime decisioni e alcune dichiarazioni di ex colleghi hanno alimentato nuovi dubbi sulla sua permanenza nel circuito.
Il fuoriclasse di Belgrado, noto per la sua determinazione e carisma, ha scelto di saltare il Masters 1000 di Parigi-Bercy, torneo che ha conquistato sette volte, e con ogni probabilità non parteciperà nemmeno alle Finals di Torino, chiudendo anzitempo la stagione 2025. Scelte che hanno immediatamente riacceso le speculazioni su un possibile ritiro imminente.
Le parole di Rennae Stubbs che fanno discutere
L’ex tennista e commentatrice australiana Rennae Stubbs ha espresso apertamente il suo scetticismo sul futuro di Djokovic:
“Novak sembra non avere più abbastanza risorse contro alcuni di questi giovani giocatori… A un certo punto il tempo si fa sentire. Ti chiedi: per quanto tempo continuerò a fare questo? Non sta cercando di vincere un altro Masters 1000 perché detiene già tutti i record. Non c’è motivo per cui debba continuare a giocare.”
Parole che suonano come un possibile presagio di addio, anche se la stessa Stubbs ha ammesso di sperare di sbagliarsi, riconoscendo in Djokovic un campione capace di andare oltre i limiti fisici e mentali pur di restare competitivo.
Una leggenda che non si arrende facilmente
Nonostante la stanchezza e i problemi fisici, Djokovic ha dimostrato nel 2025 di poter ancora raggiungere le semifinali in tutti e quattro gli Slam, battendo avversari molto più giovani. La sua disciplina, la cura maniacale per il corpo e la fame di vittorie restano i suoi marchi di fabbrica.
L’idea del ritiro, tuttavia, non sembra del tutto accantonata. Nole potrebbe decidere di proseguire almeno fino a Wimbledon 2026 o al Roland Garros, i tornei a cui è più legato emotivamente. Fino ad allora, ogni sua scelta sarà osservata con attenzione da milioni di fan in tutto il mondo.