La notte NBA ha regalato una grossa sorpresa. Dopo aver vinto entrambe le partite allo Staples Center, i Golden State Warriors perdono ancora alla Oracle Arena e si fanno forzare da dei Los Angeles Clippers mai domi a Gara-6. Il primo quarto vede gli attacchi prevalere decisamente sulle difese (37-41 Warriors); quindi, dopo un 56-56 firmato Livingston (5’04” dalla pausa lunga), ecco arrivare l’allungo degli ospiti che, al 24′, conducono di otto lunghezze (71-63). Al rientro sul parquet, l’attesa reazione dei Campioni in carica latita, al punto che i Clippers toccano un massimo vantaggio di +15 (81-66 a 9’09” da fine periodo), per poi arrivare al +12 (93-81 con 4’27” sul cronometro) e quindi chiudere il terzo quarto sul +10 (104-94), dopo che Golden State era riuscita a risalire fino al -3 (97-94).
Anche nel quarto periodo le difficoltà difensive degli Warriors sono palesi, con i Kerr Boys che faticano tanto nel limitare i vari Williams, Harrell e Gallinari, quest’ultimo autore di una prova molto convincente. Eppure, i padroni di casa riescono a rimanere attaccati e anzi, quando un incontenibile Durant va a firmare in schiacciata il sorpasso (117-118 con 2’40” da giocare), sembra che la partita abbia finalmente svoltato in favore dei Figli della Baia. Niente affatto. A salire in cattedra è il solito Louis Williams, che realizza otto punti in fila (tra cui un 3+1 per il contro-sorpasso) i quali, uniti a quattro del Gallo, chiudono il match sul 129-121 Clippers.
Sugli scudi nella squadra di coach Rivers, che nobilita ulteriormente una stagione molto oltre le attese, come detto Louis Williams (33+10 assist e 12/19 al tiro), Danilo Gallinari (26+7 rimbalzi), Montrezl Harrell (24+5 rimbalzi) e Patrick Beverley (17+14 rimbalzi). A Golden State non basta un super Kevin Durant (45 (career-high ai Playoff)+6 rimbalzi e 6 assist), Stephen Curry (24, primo a toccare quota 400 triple ai Playoff) e Klay Thompson (22).
Discorso diverso invece per gli Houston Rockets, che sfruttano il ritorno al Toyota Center, battono gli Utah Jazz e staccano il pass per le Semifinali di Conference, dove sfideranno proprio la vincente di Warriors-Clippers. E’ stato un match combattuto ed equilibrato, quello tra le squadre allenate rispettivamente da Mike D’Antoni e da Quin Snyder. Il primo tempo si conclude sul +4 per i padroni di casa (42-46), che poi allungano fino al +12 subito in apertura di terzo quarto (44-56 dopo 2’04” di gioco).
I texani toccano la doppia cifra di vantaggio ancora in qualche altra occasione, ma i Jazz non mollano e restano in partita. Con un break di 8-0 in avvio di quarto periodo arriva il sorpasso ospite (77-75 a 9′ dalla fine), il quale però dura poco, visto che Houston si rimette avanti (86-92 con 3’59” da giocare). Utah resta lì, trovando due volte il -1, l’ultima con Rubio (93-94 ad 1’32” dalla sirena). Un ultima accelerazione di Houston porta al 93-100 con cui termina la partita. James Harden (26+6 rimbalzi+6 assist+4 stoppate e 3 rubate) trascina i Rockets, mentre Royce O’Neale (18+5 rimbalzi) e Ricky Rubio (17+11 assist) sono i migliori per i Jazz, che trovano un Mitchell in serata negativa (12+6 rimbalzi con 4/22 al tiro (0/9 da tre)).
Di seguito, il riepilogo della notte:
UTAH JAZZ @ HOUSTON ROCKETS 93-100 (1-4)**
LOS ANGELES CLIPPERS @ GOLDEN STATE WARRIORS 129-121 (2-3)
*Tra parentesi, la situazione delle varie serie.
**Houston si aggiudica la serie.
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