NBA 2017/18, recap 23 Gennaio: gli Spurs rovinano la festa a LeBron James. Ok gli Warriors, Celtics ancora ko

Cinque le partite che hanno caratterizzato la notte NBA, ma con molto da raccontare. Partiamo dall’AT&T Center di San Antonio, dove gli Spurs hanno avuto la meglio sui Cleveland Cavaliers (4-11 nelle ultime 15 uscite). Nella serata che ha visto ancora una volta LeBron James (28+9 rimbalzi e 7 assist) fare la storia, sfondando quota 30.000 punti in carriera, gli uomini di coach Popovich prima allungano sul +14 a 6’44” da fine terzo quarto (62-76), poi contengono il tentativo di rimonta ospite, giunto più volte sul -4. Nella seconda metà di quarto periodo, quindi, San Antonio si riporta in doppia cifra di vantaggio e chiude il discorso. Aldridge (30+8 rimbalzi) è il trascinatore di San Antonio, con il supporto di Murray (19+10 rimbalzi e 7 rubate).

Nella notte del record di LeBron James, gli Spurs la spuntano su dei Cavaliers sempre più in crisi (foto da: twitter.com)

Ripartono i Golden State Warriors che, alla Oracle Arena, sconfiggono i New York Knicks, privi di Porzingis (infiammazione al ginocchio sinistro). Ad un ottimo primo quarto di New York (31-21), Golden State replica realizzando 74 punti tra secondo e terzo periodo, toccando poi un massimo vantaggio di +18 nel quarto periodo. Sugli scudi c’è Stephen Curry (32+7 assist e 6 rimbalzi), mentre Durant (14+14 assist) è stato espulso per doppio tecnico a 2’50” dalla fine. Per i Knicks, i migliori sono Beasley (21) e Lee (20).

Prosegue, al contrario, il momento di affanno dei Boston Celtics i quali, sconfitti allo Staples Center dai Los Angeles Lakers nel Classico della NBA, incappano nel 4° ko consecutivo. Boston parte meglio e, sul finire del secondo quarto, conduce di 14 (53-39); i padroni di casa reagiscono e recuperano il gap già in apertura di terzo quarto (56-57 a 8’04” dall’ultima pausa). Dopo un ultimo +6 Celtics (88-82 a 8’35” dalla fine), il pallino del gioco passa ai Lakers che, con 26″ sul cronometro, sono a loro volta avanti di 6 (100-106). Ma gli ospiti non mollano e, con 5 punti di Rozier, si portano sul -1 (107-108 a 7″ dalla fine). I Lakers rischiano il suicidio sportivo, poiché Caldwell-Pope, con 5″ da giocare, fa 0/2 dalla lunetta e regala agli avversari addirittura l’occasione per vincerla; ma il tentativo da tre di Smart finisce in un nulla di fatto. Per i californiani, gran serata per Kuzma, autore di 17 dei suoi 28 punti nel solo quarto conclusivo; positivi anche Clarkson (22) e Randle (14+14 rimbalzi). Nei Celtics, invece, non bastano Irving (33) e Smart (22+8 assist).

Match combattuto anche alla Chesapeake Energy Arena, dove i Brooklyn Nets fanno sudare molto gli Oklahoma City Thunder. Sono gli ospiti, infatti, a fare la partita, soprattutto nella parte centrale, quando il vantaggio dei ragazzi di coach Atkinson raggiunge più volte il +15. I Thunder, però, non hanno intenzione di perdere davanti al proprio pubblico e, dopo aver ricucito lo strappo (96-97 a 6’14” dalla fine), la spuntano nella volata punto a punto con un layup dell’MVP in carica, Russell Westbrook, a 3″ dal termine. Proprio il #0 è il migliore dei suoi (32+6 assist), ben supportato da George (28+9 rimbalzi); per gli ospiti sono sei gli uomini in doppia cifra, tra i quali spicca Joe Harris (19). All’Amway Center di Orlando, infine, i Sacramento Kings si aggiudicano il match tra le due squadre con il peggior record della Lega, battendo i Magic con un quarto periodo da 28-17 di parziale. In evidenza, per Sacramento, Temple (34) e Cauley-Stein (21+9 rimbalzi); per i floridiani, non sono sufficienti Fournier (22) e Payton (21+7 rimbalzi e 7 assist).

Di seguito, il riepilogo della notte:

SACRAMENTO KINGS (14-33) @ ORLANDO MAGIC (14-33) 105-99

CLEVELAND CAVALIERS (27-19) @ SAN ANTONIO SPURS (31-18) 102-114

BROOKLYN NETS (18-30) @ OKLAHOMA CITY THUNDER (27-20) 108-109

BOSTON CELTICS (34-14) @ LOS ANGELES LAKERS (18-29) 107-108

NEW YORK KNICKS (21-27) @ GOLDEN STATE WARRIORS (38-10) 112-123

*Tra parentesi, i record delle varie squadre.

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