Comincia malissimo la terzultima amichevole del Napoli: nel suggestivo “Aviva Stadium” di Dublino il Liverpool prende subito le redini del gioco e segna ben due gol in otto minuti: il primo è un missile di Milner da dentro l’area su scarico all’indietro di Mané (gravissimo, però, l’errore difensivo degli azzurri, che non spazzano la palla e la perdono proprio nella loro metà campo innescando l’azione); il secondo, invece, nasce da un cross dalla sinistra di Milner sul quale Karnezis esce malissimo permettendo a Wijnaldum di arrivare sul pallone di testa e insaccare. Poco prima del gol dell’esterno olandese, inoltre, Mané aveva a sua volta sfiorato il gol, ma, arrivato davanti a Karnezis, non era riuscito a superarlo guadagnando solo un corner, da cui si sono comunque creati i presupposti per il raddoppio.
Il Napoli si vede poco: subito dopo aver incassato la prima rete, Insigne, ben lanciato da Hamsik, calibra male il pallonetto sull’uscita di Alisson e manda a lato, mentre intorno al 25° minuto ancora Insigne conclude bene da fuori area costringendo l’ex portiere della Roma ad un difficile intervento in corner. I Reds segnano anche il 3-0 con Firmino, ma l’attaccante brasiliano è in leggero offside nel momento in cui Salah gli serve l’assist e il gol viene annullato; ciò, comunque, non toglie che l’egiziano ha tagliato a fette la catena di sinistra del Napoli con la sua proverbiale velocità e il suo caratteristico cambio di passo. Il Liverpool sfonda senza fatica pur senza più rendersi pericoloso, mentre il Napoli mantiene uno sterile possesso che non sfocia in niente di interessante. Il primo tempo si chiude così, con mille dubbi e quasi nessuna certezza.
Nella ripresa la difesa del Napoli non rientra in campo e il Liverpool prosegue a produrre copiosamente: al 58° minuto Salah fulmina Karnezis con una bomba all’incrocio, ma sul cross da cui nasce il gol è evidente il liscio dilettantistico di Albiol, che regala palla e spazio all’egiziano. Dopo aver dato segni di vita con un bel tiro scoccato da Mario Rui e terminato a lato di non molto, i campani tornano a palleggiare pallidi e assorti e senza idee.
Tra il 73° e il 78° minuto Karnezis regala al Liverpool altri due gol: prima non trattiene un tiraccio di Origi e permette a Sturridge di scaraventare in rete da posizione ottimale e poi non trattiene un tiro potente, ma centrale, di Moreno. Quello che accade dopo è di scarsa rilevanza.
Cosa ci ha detto questa partita? Il Napoli sembra non in grado di competere in Europa. Difesa distratta (soprattutto Albiol e la catena di sinistra formata da Koulibaly e Luperto), centrocampo evanescente, attacco isolato e portiere di Serie B (sì, Karnezis non è certamente un portiere da Napoli). De Laurentiis deve smettere di fare cinema (in senso figurato) e deve sbrigarsi a dare ad Ancelotti un portiere (si dice Ochoa) e una vera punta top (mistero sul nome).
Qual è il senso delle amichevoli? Nessuno, ma il Liverpool è dieci, cento, mille volte più forte di Spal, Gozzano e Chievo, sparring partners delle precedenti disfide a Dimaro) e il Napoli stasera lo ha pure agevolato evitando di presentarsi. Ma siamo ad agosto e non è vero calcio. Per fortuna.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.