MotoGP, Yamaha e Tech 3 si separano a fine stagione

Una notizia inattesa ha scosso la mattinata del paddock della MotoGP. Al termine della stagione che comincerà a Losail, in Qatar, il prossimo 18 marzo, Yamaha e Tech 3 interromperanno il loro rapporto, perdurante sin dalla stagione 2001, quella che vide il team di Hervé Poncharal esordire nella classe regina. Entrambe le parti renderanno noti in seguito i programmi futuri.

Hervé Poncharal con Lin Jarvis. Un’immagine che sta per diventare di amarcord, dato che, a fine 2018, Yamaha e Tech 3 si separeranno (foto da: motogp.com)

Poco tempo fa siamo stati informati dal proprietario di Tech 3, Hervé Poncharal, che ha deciso di non rinnovare il contratto di fornitura con la Yamaha per le moto YZR-M1” – ha spiegato Kouichi Tsuji, General Manager di Yamaha Motorsport Company e Presidente di Yamaha Motorsport Racing – “Dopo aver parlato con Hervé, ci è parso chiaro che che ha scelto di trovare un nuovo partner per il futuro e siamo stati quindi costretti ad accettare la sua decisione. E’ sempre triste quando una partnership con un tale successo e così duratura finisce“.

Siamo davvero grati ad Hervé per la sua fedeltà e il supporto forniti al marchio Yamaha, oltre che per i successi conseguiti in questo lasso di tempo. Da parte nostra, continueremo a fornire al team e ai suoi piloti tutto il supporto necessario in questo 2018, anche se allo stesso tempo valuteremo le nostre opzioni per la soluzione alternativa dal 2019 in poi“, ha concluso Tsuji.

Così invece Poncharal: “Sintetizzare 20 anni di collaborazione con Yamaha in poche parole è molto difficile. Porterò per sempre nella mia mente e nel mio cuore ricordi fantastici,  grandi risultati, un’atmosfera fantastica e sensazioni stupefacenti vissute con Yamaha. Porre fine a tutto ciò è una decisione chiaramente importante per me. Tutto ciò che voglio dire è un grande grazie alla Yamaha, al signor Tsuji, al signor Tsuya, al signor Jarvis e al signor Nakajima, oltre a tutti i ragazzi che ci hanno supportato e aiutato in questi anni“.

Tech 3 è una piccola azienda, che deve pensare al futuro e valutare tutte le sue opzioni” – prosegue Pocharal – “Ci è stato offerto un accordo con qualcosa che stavamo aspettando da quando abbiamo iniziato, e non ho potuto dire di no. Chiaramente saremo con Yamaha fino all’ultimo giro della gara di Valencia 2018. Zarco e Syahrin combatteranno sicuramente per le prime posizioni e Yamaha potrà certamente contare su di noi. Ringrazio ancora una volta Yamaha, gli auguro di avere il successo che meritano e di poter trovare alla fine un partner con cui sostituirci“.

E adesso? Chiaro, dalle parole di Poncharal, che Tech 3 abbia già trovato il nuovo partner e che a breve potrebbe arrivare l’annuncio. Gli indizi portano ad una tra KTM e Suzuki, che già da tempo avevano affermato di volersi dotare di un team satellite per la stagione 2019. Molto più difficile si tratti dell’Aprilia, dato che mancano affermazioni in tal senso, mentre praticamente impossibile si tratti di Ducati o Honda, avendo già rispettivamente 3 e 2 team clienti oltre a quelli ufficiali.

E la Yamaha? Più complicato capire quali potranno essere le mosse della Casa di Iwata. Il regolamento della MotoGP indica in 24 il numero massimo di moto in griglia, com’è già attualmente. Ciò indurrebbe a pensare a colloqui con qualcuno dei team già esistenti. Scartati i vari Pramac, Avintia ed Angel Nieto Team, solidi nel loro rapporto con Ducati, e LCR, a sua volta in stretta partnership con Honda, potrebbe essere una soluzione il team Marc VDS. Questo perché i rapporti tra il team belga e la Casa di Sakura, negli ultimi mesi, si sono fatti alquanto tesi.

In extrema ratio, un’ancora di salvataggio potrebbe fornirla Valentino Rossi, portando il suo team, lo Sky VR46, in MotoGP. In tempi non sospetti, Carmelo Ezpeleta in persona aveva parlato della possibilità di fare uno strappo alla regola (quella delle 24 moto in griglia) nel caso Valentino avesse avanzato la volontà di portare il suo team nella classe regina, con una moto (e forse anche due). D’altronde, ciò converrebbe anche allo stesso Rossi, che godrebbe di una partnership sicuramente molto stretta con la Yamaha, garantendo anche un accesso sicuro in MotoGP ai piloti della sua Academy.

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