L’ufficialità è arrivata nella giornata di ieri. Il team Suzuki Ecstar affiderà per almeno due stagioni (2019 e 2020) una delle due GSX-RR all’astro nascente del motociclismo iberico, Joan Mir, strappato alla concorrenza della Honda. Il 20enne nativo di Palma de Maiorca andrà così a prendere il posto di Andrea Iannone, che si sposterà a Noale, in Aprilia, facendo coppia con il connazionale Alex Rins, formando una coppia tutta spagnola come non accadeva in Suzuki dal 2016 (all’epoca Maverick Vinales con Aleix Espargaro).

Joan Mir (in foto dopo il suo primo podio in Moto2, ottenuto a Le Mans) affiancherà Alex Rins in Suzuki a partire dal 2019 (foto da: motogp.com)

Queste le parole di Davide Brivio: “A soli 20 anni, Joan è già stato campione del mondo in classe Moto3, con l’incredibile bagaglio di 10 vittorie conquistate la passata stagione, nella quale ha dimostrato grandi qualità” – ha sottolineato il team manager della Casa di Hamamatsu – “Ha fame, è spiritoso e può essere molto veloce. Tutte caratteristiche che ci piace trovare in un pilota giovane, che vuole unirsi a noi non solo per il prestigio del nostro marchio, ma perché crede nel nostro progetto“.

Ha detto la sua anche Shinichi Sahara, responsabile del progetto Suzuki: “Come squadra, abbiamo sempre cercato di lavorare guardando al lungo termine. Questo obiettivo implica il fare alcune scommesse sui giovani piloti che possono essere un investimento per il futuro” – spiega Sahara – “Lo abbiamo fatto nel 2015, nell’anno del nostro debutto e lo abbiamo rifatto nel 2017 puntando su Alex Rins. Ora ci ripeteremo con Joan Mir. E’ un giovane talento, che vorremmo veder crescere e che speriamo ci aiuti a migliorare la GSX-RR“.

Come detto da Brivio, Mir è in pianta stabile nel Motomondiale dal 2016, se si esclude una presenza come wild card in Australia nel 2015 (caduto). La sua prima stagione nella Entry Class, con una KTM del team Leopard, il giovane spagnolo ha dato subito sfoggio delle sue qualità, conquistando un 5° posto finale (144 punti) con una vittoria (Red Bull Ring), una pole (sempre in Austria), due giri record e un totale di tre podi.

La consacrazione un anno fa, sempre con i tedeschi del team Leopard, pur se stavolta con una Honda. Con la bellezza di dieci vittorie (Qatar, Argentina, Francia, Catalunya, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Aragon, Australia e Malesia) e tredici podi totali, con anche un’altra pole (a Sepang) e tre giri record, Mir si è assicurato il titolo nella Moto3, con ben 341 punti.

Quest’anno, quindi, il salto in Moto2, in sella alla Kalex del team Marc VDS. Mir non ha patito particolarmente l’esser rookie finora, dato che occupa la 5° posizione in classifica, a -47 dal leader Bagnaia (64 a 111), vantando già due terzi posti nelle ultime due uscite a Le Mans e al Mugello, con un 4° posto, ancora in Francia, come miglior piazzamento in qualifica.

In conclusione, il suo annuncio in Suzuki va a completare quelle che saranno le line-up 2019 dei team ufficiali. Oltre a Mir e Rins nella Suzuki, avremo il ‘dream team’ Marquez-Lorenzo in HRC, la coppia tutta italiana Dovizioso-Petrucci in Ducati, Rossi e Vinales in Yamaha, Zarco e Pol Espargaro in KTM e, infine, Aleix Espargaro e Iannone in Aprilia.