Al di là dei tre contendenti per il titolo mondiale 2017, ovvero Marc Marquez, Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, i riflettori della consueta conferenza stampa del giovedì erano tutti puntati su Valentino Rossi, protagonista di un rientro lampo dopo l’infortunio dello scorso 31 Agosto, che lo vide fratturarsi tibia e perone della gamba destra nel corso di un allenamento in enduro.
“Sono qua ed è già una bella cosa, però bisognerà vedere se riuscirò a correre e a finire la gara. Comunque è già importante guidare la moto. Ho vissuto giorno per giorno e non mi sono messo limiti di tempo, perché credevo davvero che sarei rientrato solo in Giappone. Poi sono migliorato, ho visto che stavo meglio e mi sono detto: perché non provarci?” – spiega in apertura il pilota di Tavullia – “Il trittico asiatico che ci attende sarà molto pesante per la gamba, per cui tornare qui può essere utile per capire cosa fare nelle due settimane in cui sarò a casa per migliorare. La voglia poi è sempre molto importante in questi casi in cui devi recuperare“.
Valentino ringrazia sia il Dottor Costa, secondo il quale la velocità del suo recupero è soprattutto questione di testa, che il Dottor Pascarella, che lo ha seguito in queste settimane: “Il Dottor Costa ha detto bene, la testa conta molto in queste situazioni, anche se dipende molto da cosa ti sei fatto e da quali problemi hai una volta salito in moto. Inoltre credo che anche la medicina sia migliorata, avendo avuto più o meno lo stesso infortunio a sette anni di distanza, poichè stavolta mi sono trovato molto meglio. Ringrazio ovviamente anche il Dottor Pascarella, che è stato davvero bravo e sempre ottimista“.
Sul test di Misano: “Ero davvero contento di essere tornato sulla moto, però lunedì la gamba mi faceva molto male. Inoltre il meteo non era dei migliori, un po’ di pioggerella, quindi non erano delle condizioni buone e non ero molto ottimista” – spiega Valentino – “Quando sono sceso dalla moto pensavo che forse non ne valeva la pena, perché immaginavo di dover venire qui e soffrire. Il giorno dopo invece sono andato meglio. Era asciutto e sono riuscito a girare per un paio d’ore, trovandomi meglio“.
Per quanto riguarda gli obiettivi del weekend, Rossi preferisce guardare più sul medio termine: “Sono qui perchè voglio tornare al top il prima possibile. Se fossi stato a casa, avrei dovuto fare una ripartenza da zero a Motegi e in mezzo ci sono altre tre settimane. Ripartendo da Aragon, spero di arrivare in Giappone un po’ più in forma” – sottolinea il pilota Yamaha – “Con queste moto bisogna andare forte, perché altrimenti non si scaldano i freni e le gomme. Prima ho cercato di capire se la mia gamba mi permetteva di arrivare ad un certo livello. Poi però bisognerà stare attenti e tenere un po’ di margine e capire come si comporta la gamba nell’arco del weekend. Se io ogni giorno vado sempre un po’ meglio, sarà sicuramente positivo. Vorrei cercare di correre domenica, ma credo che solo domani (oggi, ndr) potrò avere un quadro un po’ più chiaro. La pioggia? Chiaro che preferirei l’asciutto, ma se piove un paio di giri li faccio comunque“.
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