E’ appena terminato il venerdì, giornata dedicata alle prove libere sul circuito di Austin, in Texas. La terza prova del Motomondiale 2019, questa volta, si corre nel Gp degli Stati Uniti, ma per le Ducati non pare sia iniziato con il piede giusto.
I due piloti italiani, Dovizioso e Petrucci, sono fuori dai primi dieci, rispettivamente undicesimo e tredicesimo. Non è una situazione particolarmente agevole, se a questa ci si aggiungono le condizioni dell’asfalto, decisamente sconnesso e irto d’insidie, allora non sembra possa essere un Gp favorevole alla casa di Borgo Panigale.
Sulla questione dell’asfalto Dovizioso ha voluto parlare in maniera chiara, senza lasciare ombra di dubbio. E’ molo sconnesso, con pericoli dietro l’angolo ad ogni metro, un vero e piccolo disastro:
“Dovevano migliorare la situazione, e invece l’hanno addirittura peggiorata. Non so che lavori abbiano fatto, ma evidentemente non sono andati a buon fine. Non ci rimarrà che adattarci all’asfalto”.
Il suo compagno Danilo Petrucci non è da meno, dato che non sembra di correre su un tracciato di un Gp, fatto su misura per una competizione sportiva ufficiale. Anzi le differenze con una qualunque strada non si vedono proprio, sembra di dover fare i conti con tutti gli avallamenti che s’incontrano frequentemente in un normale asfalto italiano:
“Sembra di correre su una strada normale, con buche, scalini e gli avvallamenti. Non penso proprio che sia dentro gli standard di un circuito da MotoGP. E’ assurdo che si corra qui. Il tracciato è peggiorato rispetto ad un anno fa”.
Una questione che prima o poi dovrà essere affrontata dalla Federazione Internazionale, per evitare che si possano ripetere situazioni così incresciose.
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