Si è spento nella notte di Halloween nella sua casa di Milano Silvio Gazzaniga lo scultore che nel 1970 aveva vinto la gara per la realizzazione della nuova Coppa del Mondo. Si è addormentato la sera e non si è più svegliato la mattina, una morte serena ha dichiarato il figlio Giorgio.
Ma ripercorriamo le tappe. Il Brasile in Messico nel 1970 si aggiudica la terza Coppa del Mondo, la Rimet dal nome dello storico presidente della FIFA Jules Rimet che aveva ideato la competizione mondiale nel 1929, e quindi si decide di cambiare trofeo. Si indice un concorso e 53 proposte arrivano a Zurigo, tra tutte viene scelta quella dell’artista italiano che incarna in un trofeo la gioia, l’esultanza e il trionfo di un atleta; la coppa infatti è formata da due calciatori di schiena che sollevano il mondo.
Alta 36,8 centimetri, la Coppa è in oro massiccio a 18 carati, pesa 6 chili e 175 grammi e il suo valore, secondo la Fifa, si aggira intorno ai 300 mila euro. La base, del diametro di 13 centimetri, è cinta da due bande di malachite e al di sotto di essa è ancorato un disco su cui vengono progressivamente incisi i nomi delle nazioni che ormai da 40 anni si aggiudicano il trofeo.
L’Italia ringrazia il grande artista che ha creato il trofeo, un cuore azzurro dentro ad un mondo dorato.
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