Un Brasile non scintillante viene costretto al pareggio da un’arcigna Svizzera, che, pur rendendosi raramente pericolosa, ha il merito di bloccare spesso le azioni avversarie con interventi difensivi anche duri. Neymar ci prova spesso, come rifinitore e non, ma senza mai scalfire il muro elvetico. Nonostante la gran mole di occasioni, i verdeoro non passano e devono accontentarsi di un pareggio che lascia loro l’amaro in bocca.

Nel primo tempo la supremazia territoriale dei verdeoro è netta, anche se la prima chance è per gli elvetici: dopo tre minuti Behrami raccoglie un pallone da posizione favorevole, ma spara altissimo da dentro l’area. Passato il pericolo, il Brasile inizia ad organizzare le sue trame di gioco e all’11° minuto sfiora il vantaggio con Paulinho: al termine di un prolungato e ubriacante fraseggio sulla sinistra tra Coutinho e Neymar, iniziato da un’azione di Willian dalla parte opposta, il pallone torna all’ex centrocampista del Chelsea, il cui tiro viene murato e finisce a Paulinho, che conclude da pochi passi e trova una grandissima parata di Sommer, che mette in corner. Il tiro dalla bandierina non viene però concesso.

Il portiere svizzero respinge poi un cross basso di Gabriel Jesus, ma deve arrendersi al 20° minuto sullo splendido tiro a giro di Coutinho, che raccoglie un rimbalzo e trova l’angolino da fuori area. Dopo la rete i sudamericani continuano a sciorinare il loro gioco nel tentativo di chiudere il match, ma i rossocrociati si difendono con attenzione. Altre occasioni non se ne vedono, né da parte brasiliana né tantomeno svizzera, il cui unico “acuto” è un cross sballato di Lichsteiner. La prima frazione si conclude immediatamente dopo un’altra chance per il Brasile: Thiago Silva stacca bene su un’azione da corner, ma il pallone esce alto di poco.

La ripresa inizia con la Svizzera in avanti e che ottiene un corner al 50°: il cross dalla bandierina di Shaqiri viene impattato benissimo dal centrale Zuber, che batte Allison con una zuccata imperiosa e ripristina l’equilibrio. Il Brasile protesta per una presunta spinta dello stesso Zuber su Miranda, ma non viene ravvisato alcun intervento irregolare e il gol viene convalidato.

La partita dei verdeoro adesso si complica: gli elvetici si difendono bene e non rinunciano ad attaccare, mentre Neymar e compagni non trovano varchi. L’occasione per tornare in vantaggio arriva al 57° ed è sui piedi della stella del PSG, che raccoglie un pallone in area e calcia sul primo palo trovando solo l’esterno della rete. Dopo un quarto d’ora di grandi tatticismi, Coutinho ha un’altra chance su un cross di Neymar, ma il suo tiro di prima dal vertice destro dell’area non trova il giro giusto e va nettamente fuori.

Dopo un tiro centrale di Dzemaili sul quale Allison non ha problemi, al 74° Gabriel Jesus cade in area e reclama il rigore per l’intervento di Akanji, ma l’arbitro Ramos non ravvisa alcun fallo e fa proseguire. Al minuto 82 anche il neo entrato Firmino ha sul piede il gol del 2-1, ma si defila troppo e la sua conclusione di controbalzo su lancio del solito Neymar finisce oltre la traversa.

Nel finale Firmino e Miranda sfiorano il gol: l’attaccante colpisce bene di testa su azione da fermo e trova la grande parata di Sommer e il difensore sfiora il palo con un tiro ad incrociare nell’azione immediatamente successiva. L’ultimo tentativo è un destro di Renato Augusto respinto nei pressi della linea di porta da un difensore. Il match si conclude qui.

TABELLINO:

Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Paulinho (67′ Renato Augusto), Casemiro (60′ Fernandinho); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (79′ Firmino). CT: Tite
Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (86′ Lang), Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami (70′ Zakaria), Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (80′ Embolo). CT: Petkovic

Arbitro: Ramos (MEX)

Marcatori: 20′ Coutinho e 50′ Zuber

Ammoniti: Lichtsteiner, Casemiro, Schar e Behrami