Il presidente rossonero non ha rimborsato i 32 milioni al fondo americano, che ora prenderà in mano il club e lo cederà ad un nuovo acquirente.
La giornata di ieri sarebbe dovuta essere decisiva per il futuro del Milan, con il presidente Yonghong Li chiamato a rimborsare i 32 milioni di euro al fondo americano Elliott. Il bonifico atteso nella giornata di ieri, non è stato trasferito dall’imprenditore cinese, il quale aveva chiesto una proroga di 48 ore, che non gli è stata concessa dal fondo americano, pronto ora a prendere in mano le sorti del club rossonero.
I possibili scenari a cui potremmo assistere nei prossimi giorni, sono i seguenti: Li potrebbe riprendersi il Milan, solo se entro lunedì si presenterà con 415 milioni più interessi e un nuovo acquirente, eventualità piuttosto improbabile visto che non è riuscito finora a trovarne 32 e tanto meno una nuova figura. La seconda ipotesi che è quella più probabile, secondo il quotidiano La Stampa, sarebbe che il club andasse nelle mani di Elliott, che a sua volta lo cederebbe ad un nuovo proprietario, ma prima di arrivare alla cessione societaria, ci sarebbe un iter che il fondo americano avrebbe già avviato a Lussemburgo, della durata di una settimana circa.
Una volta avvenute tutte le procedure, Elliott verserà 150 milioni per la continuità aziendale, riguardanti il mercato e altre questioni prioritarie. Una volta avvenuto tutto ciò, si potrà iniziare a trattare la cessione del club, su cui c’è un’alta probabilità che diventi di proprietà americana, infatti in questo momento la famiglia Ricketts è in pole position per l’acquisizione della società.
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