Il 13 dicembre è il giorno tanto atteso in cui dovrebbe arrivare il fatidico closing per il passaggio del Milan nelle mani dei cinesi, ma negli ultimi giorni Silvio Berlusconi ha lasciato intendere che rimarrebbe volentieri alla guida del suo amato Milan, lanciando un alone di mistero che aumenta la suspense.
La cordata cinese, capitanata da Yonghong Li e Han Li, dovrà dimostrare che i 420 milioni da versare sono al sicuro sui conti bancari in Lussemburgo e pronti per essere versati a Fininvest entro l’8 dicembre, ma per ora l’autorizzazione del governo di Pechino non è ancora arrivata.
Se i nuovi investitori non raccoglieranno in tempo il denaro stabilito, potrebbe aprirsi un nuovo e sorprendente scenario che rimetterebbe tutta l’operazione in discussione.
Una delle ipotesi è quella del rinvio del closing di circa 6 mesi (a causa della mancata raccolta dei fondi promessi) e la conseguente negoziazione di un nuovo accordo, con Berlusconi a dettare le sue condizioni.
L’attuale presidente rossonero rimarrebbe in questo modo alla guida del Milan con poteri rigenerati e con l’obiettivo di raggiungere il sogno di costruire una squadra quasi interamente italiana, fondata sui giovani.
E’ possibile che Sino Europe sborsi altri 100 milioni per ottenere così la proroga.
La telenovela sta comunque giungendo al termine (almeno questa per questa puntata) e tra pochi giorni si conoscerà finalmente quale sarà il futuro della società milanista.
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