Gennaro Gattuso si presenta al popolo rossonero nella conferenza stampa di presentazione e mette subito in chiaro alcuni punti focali. Bonucci rimarrà capitano, si continuerà a lavorare sulla difesa a tre, mentre in attacco è stuzzicato dai vari “esperimenti” che potranno essere fatti con Suso, cercando di capire se realmente possa giocare solamente esterno come si dice. Dai ragazzi pretenderà grinta e passione, cercando di trasmettere il vero DNA Milan.
Dopo aver condotto il primo allenamento con la squadra, per Gennaro Gattuso è arrivato il momento di presentarsi in conferenza stampa. Tanti i concetti che ha voluto subito esprimere, precisando immediatamente come non si senza affatto un traghettatore, in quando mancano ancora ben 72 punti da qui al termine della stagione e che abbia tutte le carte in regola per far bene e meritarsi la conferma anche nella prossima stagione.
A chi gli imputa il fatto di aver poca esperienza, Gattuso risponde di aver già disputato oltre 100 gare da allenatore e di essere pronto a raccogliere questa grande sfida.
Il suo compito sarà quello di scuotere l’ambiente e trasmettere la sua grande grinta, ma guai a limitarsi a questo: l’ex centrocampista sostiene di essere anche preparato e pragmatico, sapendo impartire i suoi dettami tattici ai ragazzi.
Dettami tattici che sono senza dubbio diversi da quelli di Montella.
Infatti, pur rispettano il lavoro svolto dall’ormai predecessore, Gattuso, oltre al possesso palla, chiederà e pretenderà che negli ultimi 30 metri venga fatto meno possesso in favore di verticalizzazioni più efficaci, toccando magari meno il pallone ma provando ad essere più incisivi, sorprendendo le difese avversarie e mettendo in condizioni più favorevoli le punte.
Uno dei grandi dubbi che i tifosi si portavano dietro, era quello di sapere se Gattuso, eroe rossonero di ancelottiana memoria, potesse togliere la fascia da capitano a Bonucci per rimetterla al braccio di qualche senatore.
Il neo tecnico ha invece annunciato di aver parlato con il gruppo e con lo stesso Leo, decidendo di lasciare la fascia esattamente dov’è.
Gattuso continuerà a lavorare sulla difesa a 3 ed il centrocampo a 4, decidendo poi strada facendo come disporre gli uomini in attacco e se accontentare o meno Bersulsconi, che in una recente chiamata gli ha suggerito di schierare sempre le 2 punte.
Consapevole del rischio che corre e consapevole di potersi bruciare come accaduto in passato a Seedorf, Inzaghi e Brocchi, Rino fa appello al suo animo da guerriero, non sentendosi un calcolatore, ma un uomo che vuole vivere di sfide esaltanti e sentirsi sempre protagonista, volendo dimostrare di meritare la chance avuta.
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