Analisi tattica Milan-Austria Vienna: i ragazzi di Montella conquistano la qualificazione schiantando un avversario troppo morbido, ma che era comunque riuscito a portarsi in vantaggio sfruttando una debacle firmata Donnarumma-Bonucci. L’ottima reazione basata su un possesso palla efficace ha portato a concludere molte volte verso lo specchio avversario, battendo ben 5 volte il povero Pentz.
Il Milan rifila 5 gol al modestissimo Austria Vienna, colpito per giunta da una valanga di infortuni che costringono il tecnico a presentarsi a San Siro senza ben 8 titolari.
I rossoneri non hanno un approccio feroce sulla gara e la difesa fatica a scalare come chiede Montella.
Dimostrazione ne è il fatto che per ben 3 volte il tecnico richiama Zapata e Musacchio dando le giuste disposizioni per gestire la fase di non possesso.
Al 20′ Bonucci sale male per comporre la linea difensiva e tiene il gioco Monschein, che si trova una prateria davanti e si invola verso Donnarumma.
Gigio sbaglia il tempo dell’uscita e si fa scartare agevolmente, con l’attaccante che tira debolmente verso la porta sguarnita. Bonucci potrebbe facilmente intercettare il pallone in scivolata, ma per un eccesso di confidenza prova a stoppare il pallone anzichè rifugiarsi in calcio d’angolo e buca clamorosamente l’intervento.
Lo svantaggio per il Milan non era messo in preventivo, ma la squadra non si scompone ed inizia a far girare bene la palla, spostandola velocemente tra sinistra, destra e centro, mandando in netta difficoltà l’inesperta difesa degli avversari, che, prima dell’intervallo, subiscono il pareggio di Rodriguez, poi il sorpasso di Andrè Silva ed infine il tris di Cutrone.
Nel secondo tempo Montella chiede di mantenere alta la concentrazione e pretende maggior dialogo tra Calhanoglu e le due punte, che provano a cercarsi maggiormente chiudendo qualche buona triangolazione come quella che porta al quarto gol del Milan firmato da Andrè Silva.
C’è tempo anche per qualche esperimento tattico: Montella richiama in panchina l’inesauribile Borini e mette nella mischia Locatelli. Lo scopo è quello di dare maggiore densità al centrocampo, con Kessie spostato sulla fascia destra. All’ivoriano è stato chiesto di andare a prendere alto il terzino avversario ed aiutare la mezzala sui raddoppi, ripartendo velocemente e puntando il fondo.
L’Austria Vienna non è mai pericolosa e le due punte rossonere attuano un pressing che potrebbe portare benefici, ma che è ancora troppo isolato, in quanto non è accompagnato dai centrocampisti. La pressione del Milan porta comunque anche al quinto gol, che arriva nel recupero, e arriva dopo una combinazione tra Antonelli e Cutrone, che salta il portiere ed insacca per la doppietta personale, diventando il ragazzo più giovane ad aver segnato una doppietta nella fase a gironi di Europa League, mentre Andrè Silva ha battuto il record di Virdis diventando il maggior marcatore della storia del Milan in Europa League (anche se prima il nome ufficiale era Coppa Uefa).
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