
Sembrava inarrestabile, pronto a completare una delle rimonte più spettacolari della Formula 1 moderna. E invece, a poche ore dal Gran Premio del Messico, arriva la frase che nessuno si aspettava. Max Verstappen ammette le difficoltà e lascia intendere che la Red Bull potrebbe non avere le carte giuste per lottare fino in fondo. Una dichiarazione che ha sorpreso anche i suoi ingegneri.
Solo poche settimane fa, dopo il dominio di Austin e tre vittorie in quattro gare, tutto lasciava pensare a un finale di stagione in rimonta per il campione olandese. Il distacco da Oscar Piastri si era ridotto sensibilmente, e persino Lando Norris sembrava ormai nel mirino. Ma a quanto pare qualcosa si è inceppato.
Verstappen, fresco di successi e apparentemente rinato, è arrivato in Messico con un obiettivo chiaro: continuare a mettere pressione alla McLaren, che nelle ultime gare aveva dettato legge. Tuttavia, già nelle prove libere, il tre volte campione del mondo ha mostrato un volto insolitamente teso. E le sue parole, pronunciate davanti alle telecamere, non lasciano spazio a dubbi.
“Con le gomme morbide il giro è stato buono, ma appena passiamo alle medie la situazione cambia drasticamente. Nei long run siamo in difficoltà e questo è un problema serio in vista della gara”, ha confessato Max con un’espressione tutt’altro che serena.
Secondo quanto trapela dai box, la Red Bull avrebbe riscontrato un surriscaldamento anomalo durante i giri con serbatoio più carico, compromettendo il bilanciamento complessivo. Verstappen ha provato a mantenere la calma, ma la realtà è che i numeri non mentono: sul passo gara, la McLaren e la Ferrari sembrano avanti.
“Il bilanciamento non è sbagliato, ma non c’è grip. La macchina scivola troppo, e appena si alza il livello di carburante non riusciamo più a spingere. Possiamo essere veloci nel giro secco, ma non in gara. E questo mi preoccupa”, ha concluso il campione olandese, lasciando intendere che questa volta potrebbe non bastare il suo talento per ribaltare la situazione.
Il paddock ora è in fermento. Le parole di Verstappen suonano come un campanello d’allarme per la Red Bull e come un segnale di speranza per i rivali. Dopo un’annata fatta di rimonte impossibili e trionfi spettacolari, il GP del Messico potrebbe rappresentare il primo vero stop nella corsa del campione verso un nuovo titolo mondiale.
Ma attenzione: chi conosce Verstappen sa che non è tipo da arrendersi facilmente. E proprio quando sembra spacciato, l’olandese è capace di trasformare la pressione in velocità pura.
Il conto alla rovescia è iniziato, e la domanda ora è una sola: si tratta di una resa… o della quiete prima della tempesta?


