
Il clima tra Beppe Marotta e Antonio Conte resta teso dopo il confronto di campionato vinto dal Napoli contro l Inter. Il rigore assegnato ai partenopei nel finale del primo tempo ha acceso la polemica, con l Inter convinta che il contatto tra Mkhitaryan e Di Lorenzo non giustificasse la massima punizione.
L arbitro inizialmente aveva lasciato correre, salvo poi cambiare decisione su indicazione del guardalinee, scelta che ha spinto i nerazzurri a mandare Marotta davanti ai microfoni invece del tecnico Cristian Chivu. «Quel rigore ha spostato l equilibrio» aveva dichiarato il presidente interista, sottolineando come la segnalazione fosse arrivata dall assistente e non dal direttore di gara piazzato a pochi metri.
La replica di Conte e la nuova stoccata
Conte non era rimasto in silenzio. Pur senza nominare direttamente Marotta, aveva alluso alla strategia comunicativa nerazzurra, invitando a non confondere gli arbitri con continui riferimenti ai loro errori. «Quando qualcuno parla, succede di tutto. Non siamo ingenui» aveva detto il tecnico del Napoli, insinuando che certi interventi pubblici possano condizionare il sistema arbitrale.
Arrivato il momento di replicare, Marotta ha scelto una linea diplomatica. Interpellato durante l assemblea della Lega Serie A, ha liquidato la questione con poche parole: «Non voglio rispondere. È libero di dire ciò che vuole. Se c è rispetto e democrazia, ognuno può esprimere le proprie convinzioni. Va bene così.»
Tensione destinata a continuare
Il confronto dialettico tra i due protagonisti del calcio italiano sembra tutt altro che chiuso. Da una parte il Napoli di Conte che rivendica autonomia del sistema arbitrale, dall altra l Inter che non accetta la decisione del Maradona e continua a interrogarsi su quel rigore in una sfida dal peso specifico enorme.
Al di là delle dichiarazioni misurate, resta la sensazione che la battaglia di nervi tra i due continuerà, in un campionato dove equilibri e comunicazione possono valere quanto il gioco sul campo.
							
					

