Lokomotiv Mosca-Juventus 1-2, voti/analisi: vittoria di grande cinismo, decide un super Douglas Costa, bene Higuaìn, CR7 ancora stoppato

La Juventus di Maurizio Sarri ottiene una importantissima vittoria nel 4° turno – 1° di ritorno – della fase a gruppi della UEFA Champions League, espugnando a fatica e solo di misura, 1-2, il campo della Lokomotiv Mosca del vecchio saggio Jurij Semin.

Successo che proietta la Juve verso la certezza aritmetica della qualificazione agli ottavi di finale. Resta solo da vedere se da prima o seconda nel girone, per la cui vittoria sarà sufficiente, nel prossimo turno in casa contro l’Atletico Madrid, un pareggio che non sia superiore all’1-1, per questioni di potenziale classifica avulsa.

Prosegue la grande marcia della banda di Sarri, alla sua 12esima vittoria su 15 impegni stagionali fra Serie A  e Champions, 3° su 4 nella massima competizione europea, nonché prima vittoria esterna in ambito internazionale della gestione Sarri.

Vittoria come detto sofferta, e ancora una volta con un gioco non brillante seppur efficace.

Bianconeri, in blu per l’occasione, che giocano una gara dalle molteplici facce.

Partono con il botto, in gol già al 3′ con Aaron Ramsey che spinge in rete un pallone facile facile già sulla linea della porta vuota, dopo la clamorosa papera del portiere di casa Guilherme sul calcio di punizione di Cristiano Ronaldo.

Il gallese si prende la gioia del suo 1° gol in Champions con la Juve – 2° gol stagionale in questa sua prima stagione italiana in generale juventina in particolare, 1° dei quali lontano dallo Stadium – e contemporaneamente nega a CR7 due gioie personali: quella del tanto agognato 1° gol su punizione con la Juve nonché quello di numero di avversarie colpite in Champions, rimanendo fermo a 33 alla pari di Messi e Raùl.

In merito al portoghese, gioca tutto sommato una buona gara, sfiora il gol in almeno altre due occasioni, prima su un altro calcio piazzato e poi con una gran conclusione da fuori, trovando in entrambi i casi pronte risposte del portiere Guilherme, a sua volta riscattatosi – almeno in parte – dall’incredibile errore in occasione del gol del vantaggio Juve. Il tutto prima di subire qualcosa di statisticamente rilevante-almeno per lui -, una sostituzione, la prima in assoluto in Champions nella sua carriera.

CR7 fà quindi qualche passo avanti rispetto alla strana abulia delle ultime gare, tornando a far sentire il suo peso in fase offensiva.

Dove si sente, e notevolmente, anche il peso di Higuaìn – e non ci riferiamo alla stazza del Pipita ! – preziosissimo in fase d’appoggio a ennesima conferma del  ben noto processo di crescita tattica subito dall’argentino alla Juve.

Meraviglioso il colpo di tacco a smarcare Douglas Costa nella strepitosa azione del gol partita.

Azione in cui il brasiliano, subentrato al 70′  a Sami Khedira, rendendosi conto che il cronometro ormai piangeva – 3′ di recupero del match – decide di fare tutto da solo, ricordandosi che Sarri punta molto su di lui, parte dalla fascia sinistra, si porta a spasso tutta la difesa di casa prima del sopra citato triangolo super con Higuaìn e del tocco di sinistro che fulmina Guilherme in uscita decidendo il match.

L’istante della conclusione vincente di Douglas Costa, che decide il match

Un match bloccato nel quale serviva appunto un lampo di genio, un classico coniglio dal cilindro, che prontamente è arrivato. Così come il 1° gol stagionale per il brasiliano, che sembra ormai pienamente recuperato dall’infortunio di Settembre.

Da rivedere ancora la difesa, qualche sbavatura e qualche errore di troppo in disimpegno che non ci vogliono mai, peggio che mai in Champions. Tanto è vero che nella ripresa, con il punteggio ancora in parità, non fosse stato per un provvidenziale salvataggio sulla linea dell’onnipresente Bonucci, quello di Miranchuk – autore del momentaneo 1-1, bissata la rete dell’andata- forse staremmo parlando di un’altra partita.

Vittoria quindi fondamentale, finora la più importante dell’Era Sarri in termini di posta in palio, con la quale i bianconeri potranno affrontare con maggiore serenità i prossimi impegni, prima di una rigenerante sosta per le nazionali.

I migliori.

Douglas Costa, 7.5

Serviva un lampo di genio per risolvere un match che sembrava ormai deciso, e così è stato. Un azione e un gol da stropicciarsi gli occhi per un giocatore sempre prezioso, che dimostra di voler ripagare la fiducia a un tecnico che su di lui punta molto. Il 1° gol stagionale del brasiliano forse non poteva arrivare in un momento migliore.

Higuaìn, voto 6.5

Sempre prezioso in termini di spinta offensiva e soprattutto in fase di appoggio, delizioso e preciso il suo tacco per il meraviglioso gol di Costa, molto banalmente senza di lui non sarebbe lo stesso.

Bonucci, voto 6.5

L’unico elemento valido di una difesa un pò persa e troppo spesso disattenta. Nella ripresa, sull’1-1, salva sulla linea su Joao Mario quello che sarebbe stato il clamoroso vantaggio dei russi. E’ il Capitano, e si vede. Provvidenziale.

 

Cristiano Ronaldo, voto 6 di incoraggiamento.

I media esagerano a definire negativamente il suo momento e la sua prestazione. Come detto Ramsey gli nega due soddisfazioni, spingendo in rete il pallone del suo calcio di punizione che sarebbe entrato comunque. Poi il portoghese gioca un buon match e sbatte due volte addosso al portiere Guilherme. Qualche passo avanti rispetto allo spento CR7 dei match precedenti.

Coppia Joao Mario-Miranchuk, voto 6.5.

Tecnicamente non sarebbero una coppia, con il portoghese ex Inter esterno sinistro e il russo mezzapunta in appoggio al portoghese Eder. Tuttavia giocano abbastanza in simbiosi, così come allo Stadium, in cui erano stati protagonisti del vantaggio russo, con il portoghese a spingere e il russo a ribadire in rete il tap-in vincente. Anche questa volta il lusitano spinge parecchio e il russo va in gol, anche se non su iniziativa dell’ex interista, che a sua volta sfiora la marcatura, fermato sulla linea da Bonucci. In ogni caso, non fosse per loro due, la fase offensiva russa ne risentirebbe e molto.

Guilherme, voto 6 di incoraggiamento.

Il portiere di casa parte malissimo, con la paperaccia che praticamente condiziona tutto il match. Poi si riscatta con due begli interventi su Cristiano Ronaldo.

I peggiori, la difesa Juve, 6-.

Ancora troppe incertezze, ancora qualche sbavatura ed errore in disimpegno di troppo. Inaccettabile in Champions, ma soprattutto se ti chiami Juve e punti a tutto.

 

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