Con l’ultima giornata giocata ieri, la Premier League ha emesso i suoi verdetti: al Liverpool non basta la vittoria contro il Wolverhampton per conquistare il titolo.
I 97 punti conquistati, frutto di 30 vittorie e 7 pareggi non bastano alla squadra di Klopp per avere la meglio su un agguerrito Manchester City che vince a Brighton e conquista il sesto titolo della sua storia.
Il gol di Mané e il contemporaneo vantaggio del Brighton ad opera di Murray fa gioire Anfield, ma il pareggio istantaneo di Aguero smorza subito ogni tipo di entusiasmo.
Entusiasmo che cala del tutto quando i Citizens al 36° minuto ribaltano il risultato con Laporte che sale in cielo e spedisce la palla alle spalle di Ryan.
I secondi tempi vedono entrambe le squadre amministrare i rispettivi i vantaggi con il Liverpool che spera nel pareggio del Brighton.
Pareggio che non arriverà mai visto che prima Mahrez, al 63°, e poi Gundogan 9 minuti dopo, arrotondano ancora di più il vantaggio della squadra di Guardiola.
Mané all’81° minuto raddoppia per i Reds, ma ormai non c’è più niente da fare; il Manchester City vince, con un punto di vantaggio sulla squadra di Klopp , il sesto titolo della sua storia (il secondo consecutivo).
Al Liverpool resta l’amarezza di non aver portato a casa, nonostante i 97 punti ottenuti, una Premier League che manca ormai dalla stagione 1989-1990.
Se non altro Klopp potrà “consolarsi” con la finale di Champions League del prossimo 1° giugno contro il Tottenham.
I Reds, dopo il disastro di Karius dello scorso anno, puntano chiaramente alla coppa dalle grandi orecchie mancante dalle bacheche del club , da ormai 14 anni (dalla finale di Istanbul contro il Milan del 2005).
La conquista della Champions League darebbe infatti un senso sicuramente concreto alla stagione “amara” del Liverpool.
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