Il campo dà, il campo toglie. Il Leicester, quest’anno, sta vivendo una delle stagioni più incredibili che un tifoso potesse immaginare. Debole e inerme in campionato, rampante e vittorioso in Champions League. Come spiegare le due facce di questo Leicester? Andiamo con ordine e partiamo dalla sconfitta di ieri a Sunderland, ultimo in classifica.
Una sconfitta pesante e senza giustificazioni. Tredici punti in 14 partite sono un bottino da retrocessione e non è tollerabile che una squadra che qualche mese fa ha stravinto la Premier League, giochi in maniera così dimessa in campionato. L’anno scorso, alla quattordicesima giornata, il Leicester aveva 29 punti e aveva iniziato la scalata che l’avrebbe poi portato a vincere il campionato.
Era difficile ripetersi (forse quasi impossibile), ma di sicuro era lecito aspettarsi un avvio più positivo. Vardy non è più la macchina da gol in grado di trascinare il Leicester alla vittoria, Mahrez non si sta più esprimendo sui livelli dell’anno scorso e la difesa impenetrabile dell’anno scorso è diventata un colabrodo (24 gol subiti).
L’incubo del campionato è solo una faccia della medaglia, perchè in Champions League i ragazzi di Ranieri sono primi nel girone con 4 vittorie e un pareggio nelle prime 5 partite. Una cavalcata trionfale che porterà il Leicester a disputare gli ottavi di finale, ma anche una spada di Damocle non indifferente. Le possibilità che il Leicester possa vincere la Champions sono pochissime e, prima o poi, dovrà vedersela con le big d’Europa.
La mentalità vista in Champions League è quella operaia di una squadra che non molla mai, che è sempre presente a se stessa e che non molla un centimetro agli avversari. Grinta, tenacia, spirito di sacrificio, capacità di adattamento all’avversario. Il Leicester, in Champions League, è la squadra che non riesce ad essere in campionato e capire perchè accade questo non è una cosa semplice. Motivazioni? Appagamento? Distrazione?
C’è solo una strada per il Leicester. Capire che la vera Champions di quest’anno è la salvezza, perchè i tifosi non potrebbero sopportare una retrocessione immediata dopo essersi laureati campioni. Ranieri dovrà essere bravo a lavorare sulla mentalità e sull’umiltà di alcuni giocatori, che sembrano i lontani parenti di quei gladiatori visti l’anno scorso.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.