Juventus-Roma negli ultimi anni, non è mai stata una partita come le altre e, sebbene il distacco quest’anno sia enorme, anche la sfida di domani sera all’Allianz Stadium è vissuta con intrepida attesa e questo, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco lo sa bene. 

Nella tradizionale conferenza stampa alla vigilia della sfida, Di Francesco ha sottolineato come contro una squadra come la Juventus serva, inevitabilmente, una grande prestazione, obiettivo che la Roma, in questa stagione, non sempre è riuscita a mettere sul campo.

Eusebio Di Francesco

Le prime curiosità sono state circa il momento degli infortunati con Edin Dzeko e Daniele De Rossi particolarmente sotto la lente di ingrandimento.

Per entrambi c’è una buona possibilità di vederli convocati in panchina mentre è nettamente più difficile immaginarli in campo dal primo minuto visti i pochi allenamenti in gruppo tenuti di recente.

Al posto di Dzeko potrebbe tornare ad avere una chance Patrick Schick che, dopo la panchina dell’ultima giornata contro il Genoa, proverà a riscattarsi e a riscattare anche l’occasione sprecata un anno fa quando, in pieno recupero, fallì la ghiotta occasione di riacciuffare il pari a tu per tu con Szczesny.

Sulla formazione Di Francesco, però, non si è sbottonato più di tanto affermando di volere mantenere, il più possibile un effetto sorpresa, sia per quanto riguarda la difesa, con un’ipotetica soluzione a tre, sia per quanto riguarda l’attacco con lo stesso Schick, Under, Kluivert, Zaniolo ed anche Florenzi pronti a poter formare il reparto più offensivo.

Meno chance dal primo minuto, invece, per Perotti e Pastore che, non ancora al 100% della loro condizione fisica, dovrebbero partire dalla panchina.

Per quanto riguarda la stagione fin qui, Di Francesco pensa che l’unico motivo per potere recuperare terreno in classifica e convinzione nei propri mezzi sia il continuo e costante lavoro sul campo con l’obiettivo di trovare, finalmente, un po’ di continuità.

E quale migliore occasione per dimostrare il proprio valore e le proprie reali potenzialità se non la grande sfida contro la prima della classe, un modello per mentalità, successi e gestione dei grandi campioni, qualità che, sempre per lo stesso Di Francesco, permettono alla Juventus di fare la differenza con tutte le altre squadre d’Italia.