Intervistato da “Il Giornale”, Beppe Marotta parla a tutto tondo della sua Juventus. Il DS bianconero analizza la situazione attuale della sua squadra, affronta il tema Dani Alves-Bonucci che tanto ha fatto discutere e sottolinea gli obbiettivi della squadra per questa stagione. 

Prima domanda inerente alle due situazioni che hanno reso bollente il mercato estivo bianconero: Dani Alves e Bonucci. Sul primo, dichiara Marotta, che il momento di contrasto c’è sì stato, relativo ad alcune mancanze di professionismo del calciatore nei confronti della società Juventus, ma non si aspettava un suo addio. Un fulmine a ciel sereno per il DS bianconero, con Dani che prima di passare al PSG si era ritrovato ad un passo dal Manchester City. Situazione Bonucci, invece, molto diversa. L’ex numero 19 bianconero non ha fatto altro che manifestare la sua insoddisfazione, tale da portarlo a cambiare aria. Nessuna problematica che può coinvolgere il calciatore col tecnico. Marotta sottolinea, però, che da parte della società non c’è stata opposizione. Sia per accontentare il calciatore, sia per continuare l’opera di svecchiamento della squadra. Motivo per cui la Juventus si è già assicurata Mattia Caldara per la prossima stagione. 

Il difensore attualmente all’Atalanta è di sicuro una delle certezze del nostro campionato, ma ciò non toglie che verranno fatte anche altre operazioni. Mercato che potrebbe riguardare anche Beppe Marotta? Un secco no, nella risposta del DS bianconero a questa domanda, che aggiunge:“Non mi vedrei in nessun’altra società. C’è questa sfida di volere a tutti i costi arrivare alla Champions. Mi vedo in ambito federale, ma ci andrò solamente quando Agnelli non mi vorrà più”. Dichiarazione d’amore al bianconero quindi da parte del suo direttore sportivo, il quale mette in risalto i motivi che vedono la sua squadra sempre al centro delle polemiche:“I forti generano sempre invidia. Si è galoppato sulla cultura dell’invidia così come non c’è la cultura della sconfitta”.

Analizzato, anche il discorso Champions League, competizione che la Juve non ha nessun’intenzione di mollare.“La squadra non la giocherà col solo obbiettivo di fare bene, ma di arrivare fino Kiev, in finale. Negli ultimi anni ha vinto sempre la squadra più forte”. La squadra più forte, però, si sa, deve essere guidata da un allenatore altrettanto forte e, secondo quanto dichiarato dal direttore sportivo bianconero Allegri è la perfetta conciliazione di questo ideale. Obbiettivo coppa dalle grandi orecchie primario, ma in tutto ciò non va dimenticato il campionato. Tra un’Inter che spinge forte e un Milan che nelle ultime gare ha dato segnali di piena sopravvivenza il tutto diventa ancora più complicato. Un ritorno, quello delle milanesi, che secondo Marotta non fa altro che aumentare la bellezza del nostro calcio. Prima di sottolineare l’ottimo rapporto che il DS ha con entrambe le società. 

Domanda finale sul gioiello numero uno della Juventus, Paulo Dybala. Numero 10 che, però, non sta vivendo il suo miglior momento di forma. Un convinto Marotta però invita tutti alla calma. Quest’ultimo rimarca con insistenza che la magia di Dybala sta nel non essere mai stato un talento, ma sin da subito un grande campione.“È un calciatore, che crea su di sé sempre tante aspettative, e questo non sempre è un bene. Se fa cose normali viene bocciato. Come società dobbiamo essere bravi a supportarlo”.