Juventus-Genoa 1-1: Ronaldo non basta, bianconeri usciti dal match e non più rientrati


Primo pareggio della stagione per i bianconeri ottenuto in casa contro il Genoa.
Cristiano Ronaldo, attaccante della Juventus.
Fonte. Twitter Juventus

Prime faglie che si notano in una squadra apparsa imbattibile e perfetta. Invece, proprio nei momenti in cui si crede di aver ottenuto il massimo, non bisogna abbassare la testa ma continuare a lavorare duro.  

La Juventus non è stata la migliore, troppo lenta nel giro palla, scarso movimento in avanti. Ha staccato la spina troppo presto e non è riuscita a riaccenderla. Prime avvisaglie di un calo di forma? O, come più probabile, il pensiero è andato a Manchester alla sfida di martedì per la testa del girone di Champions

La seconda risposta è stata scelta da Allegri, consapevole che ci si gioca molto anche nella scelta se essere primi o secondi in un girone. Ma ciò non toglie i demeriti della squadra nella partita con il Genoa. Una partita che andava chiusa già nel primo tempo.

Infatti l’inizio dei bianconeri ha fatto presagire un’altra serata di gloria. Cristiano Ronaldo a fare numeri in avanti, con colpo di testa ha preso il palo, ma poi è riuscito a siglare il vantaggio nella più comoda delle occasioni.

Un controllo della sfera che, però, si è fatto via via più scarso, come se potesse controllare la partita a ritmi più bassi. Ma gli ospiti hanno capito che potevano fare di più, hanno alzato il loro baricentro e sono andati alla conclusione due volte con il loro capocannoniere Piatek.

I momenti di distrazione si sono fatti sempre più importanti e decisivi. Su una di queste è arrivata la rete del pareggio, con un’incomprensione di reparto. Bonucci e suoi compagni non si sono accorti di un pallone tenuto ancora in gioco da Koaumè, rimesso al centro dove Bessa è riuscito a colpire di testa e fulminare Szczesny.

Da quel momento, l’ingresso di Dybala non è riuscito a far rialzare la testa alla truppa di Allegri. Il pensiero ad altre sfide non deve essere preponderante, perché il rischio è quello di perdere la concentrazione. Un calo di tensione di cui il mister ha tenuto conto, ma allo stesso tempo non è deciso a farne un dramma. 

Bisogna riprendere il cammino più forti e determinati di prima, sapendo che di questi cali ne arriveranno altri in stagione. Ora testa al Manchester per il primo posto del girone. 

 

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