La Juventus, pur senza brillare, centra un’altra vittoria in campionato, piega la Fiorentina per 2-1 e chiude aritmeticamente la pratica scudetto.
I bianconeri mettono in bacheca l’ottavo titolo consecutivo al termine di una stagione praticamente dominata da agosto fino a questo turno nel giorno prima di Pasqua, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo ad impreziosire il tutto.
Con cinque giornate d’anticipo la Juventus, a cui bastava addirittura solo un pari nell’incrocio sempre e comunque intenso ed appassionante contro il rivali della Fiorentina, hanno concluso anche questa stagione con il titolo nazionale rendendo quasi ordinario qualcosa che, invece, ha connotati unici e straordinari.
Nonostante un primo tempo lento, compassato e approssimativo nel quale la Juventus ha drammaticamente sofferto la qualità delle veloci ripartente viola, una delle quali aveva portato, anche meritatamente, subito avanti gli ospiti con la rete di Milenkovic, alla distanza è emersa quella forza naturale che in campionato basta per portare a casa anche partite distratte.
Dopo il gol del vantaggio viola e due sfortunatissimi pali colpiti da un ottimo Chiesa, la Juventus ha azzannato il match a cavallo tra primo tempo e ripresa con Alex Sandro prima e con un guizzo vincente del solito CR7 coadiuvato poi dalla deviazione nella sua porta del capitano viola Pezzella.
Da lì, la Juventus ha amministrato con la solita gestione manovrata il resto della gara potendo finalmente festeggiare, dopo questi 90 minuti, uno scudetto che sembrava già cucito sul petto da svariati mesi.
VOTI
MIGLIORI
Chiesa 7: è l’uomo della partita pur senza trovare, per enorme sfortuna, il gol desiderato nel palcoscenico, al momento, più prestigioso e complesso d’Italia. Nella ripresa esce perché l’imminente impegno di Coppa Italia è chiave nell’economia della stagione viola, ma la sua qualità ha ammaliato, una volta di più, nel weekend di campionato.
Ronaldo ed Alex Sandro 6,5: decidono il match con due giocate, differenti, ma ugualmente efficaci che indirizzano la partita sui binari favorevoli ai bianconeri. il portoghese, soprattutto, è apparso estremamente desideroso di brillare ancora in questo finale di stagione tutto deciso senza perdere quell’encomiabile grinta alla base dei suoi numeri straordinari.
Emre Can e Bonucci 6,5: il tedesco sembra poter diventare il jolly di Allegri in futuro, malleabile, duttile ma sempre a fuoco nelle varie posizioni in cui viene impiegato. Quando nella ripresa veste il ruolo di centrale nella difesa a tre la sua squadra cresce in solidità e copertura. L’azzurro, invece, oltre a salvare un gol che sembrava cosa fatta, amministra da capitano le redini e le trame del gioco dei suoi con una gara solida e precisa.
Milenkovic 6,5: aveva illuso la viola di poter puntare al colpo grosso facendosi trovare lesto e reattivo nell’area avversaria, ma è stato solo un’emozione temporanea. Da lì in avanti, però, la sua gara è stata granitica e convincente.
PEGGIORI
Cuadrado 5,5: si vede che la migliore condizione fisica è un lontano ricordo e nella sfida con la sua ex squadra non riesce ad incidere nemmeno laddove, al suo meglio, è potenzialmente devastante.
Muriel, Simeone e Mirallas 5,5: la viola è spesso pericolosa nel primo tempo ma ottiene meno di quello che crea con le sue ripartenze sempre pericolose ma mai proficue, con questi tre che si alternano nei 90 minuti ma combinando davvero poco.
Hancko 5: decide la gara in negativo, si perde Alex Sandro sul corner del gol del pari bianconero e viene seminato dalla progressione di Ronaldo che poi si rivela vincente.
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