Massimo risultato con il minimo sforzo per la Juventus.
Ancora una volta orfani di Cristiano Ronaldo bianconeri al rientro dalla sosta la prendono alla leggera contro l’Empoli, tanto che sembrerebbe un Genoa-bis.
Specie nel primo tempo quando, incredibile ma vero, la banda di Aurelio Andreazzoli gioca addirittura meglio.
I sincronismi in attacco funzionano alla grande, il movimento senza palla dei toscani apre il campo al contropiede.
Francesco Caputo, il capocannoniere della scorsa serie cadetta, va vicino al gol addirittura in due occasioni, due conclusioni di destro che mettono i brividi a Szczesny, spegnendosi di poco alla sua destra.
Ai bianconeri l’ordine tattico non manca, Allegri non difetta certo in questo, ma non è sufficiente a trovare la breccia nella retroguardia empolese, almeno nel primo tempo.
Molto bene Pjanic, che ha sempre una visione di gioco superlativa. I suoi cross in area creano sempre grossi grattacapi alla difesa ospite.
Determinante il ruolo di un giocatore che potremmo ribattezzare Mandzukkic, Mario Mandzukic appunto, lui che proprio sui cross di Pjanic ci mette provvidenzialmente la zucca, anche nell’azione che porta al gol partita.
Gol realizzato curiosamente proprio da quel Kean sul quale alla vigilia Allegri predicava cautela ma che ancora una volta dimostra di meritare fiducia, specie in impegni come questi, in impegni potenzialmente non gravosi, in cui può rodarsi, farsi le ossa, al di là della tanto temuta sbornia mediatica che lo sta coinvolgendo.
Gran lavoro anche degli esterni, Cancelo e Alex Sandro, che si allargano così da espandere il fronte offensivo, buona prova di Bernardeschi che sfiora il gol due volte entrambe appunto su assist di testa di Mandzukic.
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